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Cancro, vittime in lieve calo ma è la seconda causa di morte
Italia, dati più bassi dell’Ue. Il pancreas resta il nemico più difficile
I tumori restano una delle malattie più diffuse e la seconda causa di morte in Italia, con circa 180.000 vittime stimate per anno e 377.000 nuove diagnosi. Si calcola che circa un quarto di queste ultime sarebbe prevenibile e che la giusta combinazione fra alimentazione sana, peso forma e attività fisica possa ridurre fino al 30% il rischio di ammalarsi di tumore.
Ogni anno, in Europa, il cancro è responsabile di circa 1,2 milioni di decessi, mentre le nuove diagnosi sono pari a circa 2,6 milioni, numero, quest'ultimo, destinato ad aumentare a più di 4,3 milioni entro il 2035. il cancro costa 126 miliardi di euro, di cui 16 solo all’Italia. Il burden oncologico, in termini di incidenza, morbilità e mortalità è talmente significativo che l'Unione Europea ha identificato il cancro come una delle cinque grandi sfide cui l'Europa è chiamata a rispondere nei prossimi anni.
Secondo i dati Aiom, Associazione italiana di Oncologia medica, cala la mortalità e migliora la sopravvivenza per molti tumori in Italia, con dati in genere migliori rispetto a quelli della media europea, ma ci sono anche alcuni aspetti meno positivi, che fanno scattare campanelli di allarme e sottolineano l’importanza dell’impegno di tutti – ricercatori, medici e cittadini – per rendere il cancro sempre più curabile.
La mortalità: con una stima di 181.330 decessi nel 2021 (100.200 uomini e 81.100 donne), si registra un calo di 1.870 morti rispetto al 2020.
I tassi di mortalità per tutti i tumori in Italia nel 2021 sono molto più bassi rispetto alla media europea, e nel corso degli ultimi sei anni sono diminuiti del 9,7% negli uomini e dell’8% nelle donne. Risultati particolarmente positivi si sono registrati per il tumore dello stomaco (meno 18,4% negli uomini e meno 25% nelle donne) e del colon-retto (-13,6% e -13,2% in uomini e donne, rispettivamente). Andamento opposto invece tra i due sessi per i tumori legati al fumo: il tasso di mortalità per tumore del polmone ha fatto registrare un calo del 15,6% negli uomini e un aumento del 5% nelle donne, per le quali sono aumentati anche i decessi per tumore della vescica (+5,6 per cento).
«Queste differenze sono legate a cambiamenti in abitudini e comportamenti che si sono verificati negli ultimi anni (in particolare l’aumento delle donne che fumano) e che manifestano i loro effetti a lungo termine. Per questa ragione la tendenza sarà verosimilmente confermata anche nel prossimo futuro».
Il tumore del pancreas si conferma come uno dei più difficili da trattare, con tassi di mortalità che restano stabili negli uomini e crescono di quasi 4 punti percentuali nelle donne.