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La serie A, l’ospedale riaperto, l’ex Ilva risanata: la canicola confonde i sogni con la realtà
Delle conseguenze del caldo nessuna è piacevole. La più pericolosa è la confusione. Storditi dalla canicola, non distinguiamo più i sogni dalla realtà...
Madonna, che caldo! Madonna, che afa! Madonna, che caldo che fa!», così declama Andrea Bitonto nelle sue esibizioni, all’interno dei lavori degli Slam Poetry pugliesi. Il Professore ha ragione: siamo tutti esasperati da temperature che ci impediscono lucidità. Per molte ore della giornata siamo storditi dal caldo, al punto che anche i rimedi si rivelano poca cosa. L’aria condizionata ci restringe in ambiti chiusi e ristretti, i ventilatori provocano dolori tendinei e muscolari, il buio mette angoscia. Però nessuna delle conseguenze del caldo è piacevole. Nessuna. La più pericolosa è la confusione. Storditi dalla canicola, non distinguiamo più i sogni dalla realtà. Così finisce che trasformiamo i desideri in qualcosa di acquisito. Cominciamo a vedere Vinicius, Mbappé e Rodrygo non più con la maglia del Real Madrid ma con quella rossoblu, portare il Taranto in serie A.
Siamo sicuri di percorrere la bretella a sei corsie che collega Taranto all’ultimo casello dell’autostrada A14, saltando tutti i rondò di Massafra. Ci pregiamo dell’ombra diffusa dagli alberi maestosi di Via Dante, strada principale della viabilità cittadina finalmente sottratta alla dimensione pista di atterraggio. Ammiriamo la saggezza di chi elabora soluzioni per il futuro industriale di Taranto, finalmente emancipato dal giogo della continuità produttiva dell’ex Ilva. Siamo sorpresi dall’armonia tra le generazioni diverse di operatori culturali: tra quelle più giovani, rispettose della tradizione; e quelle agè, accoglienti delle novità. Meraviglia profonda, poi, è provocata dalla recrudescenza dei reati violenti: dalla Salinella a Paolo VI, dai Tamburi a Tramontone, nessuno più spara, accoltella e sevizia. Il massimo, poi, è raggiunto dalla restituzione alla città di Taranto della sua definitiva funzione di leader geopolitica, all’interno della sua provincia.
Come? Che ne so … nelle settimane precedenti il prossimo Medimex, organizzando una serie di attività preparatorie e collaterali nelle varie cittadine joniche; presentando l’imminente apertura dell’ospedale San Cataldo – e le sue eccellenze – ovunque: da Laterza a Avetrana, da Crispiano a Lizzano, da Palagianello a Maruggio; incentivando i servizi domiciliari a favore di persone sole e in difficoltà di qualsiasi genere. Nessuno deve rimanere indietro. E nemmeno rimanere troppo sotto il sole. Si rischia di confondersi. E di sognare. Che non è una brutta cosa. No, per niente. Nelson Mandela lo spiegò con chiarezza: «Il vincitore è un sognatore che non si è mai arreso». Il caldo passerà, ma bisogna resistere nel sogno. E trasformarlo in realtà.
Forza Taranto.