Sabato 06 Settembre 2025 | 23:16

«Mia cara Taranto, fui costretta a lasciati» di ALDA MERINI

 

Domenica 12 Ottobre 2008, 00:00

14 Aprile 2025, 17:12

«Cara Taranto, io ti ringrazio per il Premio. Non ti ho mai dimenticata. Non parlerò più del grande amore che ha accomunato me e il dottor Michele Pierri, del quale ero legittima moglie. Ti ho lasciata. Sono stata costretta ad andarmene ma ti ringrazio per i 5 anni meravigliosi che mi hai regalato. Lo so. Sono anche scappata da voi perché alle volte le grandi emozioni uccidono. Ma vi assicuro che ho nostalgia del Sud. Sono tornata a Milano, città molto fredda e povera di quell'ardente cavalleria che ho conosciuto tra voi. Grazie di cuore. Sono stati 5 anni stupendi, accanto a un uomo indescrivibile, a un grande poeta che disgraziatamente non è mai stato conosciuto e apprezzato abbastanza, forse anche per la sua ritrosia. Ho trovato tanti giovani imbroglioni, gente che non ha rispetto per le donne. Ma io ho sempre il cuore grato per il Meridion e. Il Meridione è stupendo ma questa è la mia città. Io vivo tra la mia gente, dove ho voluto tornare a patire i travagli dei miei tempi. Non avrei voluto morire a Taranto, come del resto a Milano. Vorrei essere dimenticata, perché a volte i grandi amori si pagano con un incredibile morte. Grazie di questo riconoscimento, che ripaga i sentimenti d'amore che ho nutrito per voi».
Alda Merini, poetessa, 8 ottobre 2008

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