CANOSA - Il fiume Ofanto è esondato nelle campagne della frazione di Loconia, in agro di Canosa, generando allarme e paura negli agricoltori intenti alla coltivazione dei terreni situati nelle contrade Pantanella e Zezza. Centinaia di ettari di vigneto e frutteto sono stati ricoperti dall’acqua. Lo straripamento, iniziato intorno alle 7,00, è progressivamente aumentato nel corso della mattinata, abbattendo gli argini dell’antico alveo. Sul posto sono intervenuti la Protezione civile, i Vigili del Fuoco di Barletta, la Polizia di Stato e la Polizia municipale di Canosa, che ha prontamente attivato una centrale operativa, coadiuvata dall’Oer.
A modificare il normale regime delle acque fluviali sarebbero state le abbondanti piogge di giovedì. Non è mancato, comunque, chi ha avanzato l’ipotesi che ad ingrossare il fiume sarebbe potuta essere stata anche la immissione di acqua scaricata da qualche invaso idrico presente all’interno del bacino dell’Ofanto. La esondazione ha costretto gli agricoltori a mettersi in salvo, raggiungendo i terreni soprastanti. In contrada Zezza è scattato l’allarme per una famiglia di contadini, che abita in una masseria a qualche decina di metri dal fiume. A loro e ai due anziani ammalati, componenti il nucleo familiare, la Protezione civile ha rivolto l’invito a tenersi pronti ad una eventuale evacuazione.
(Esonda l'Ofanto campagne allagate nella Bat - foto Calvaresi)

A Pisticci, in contrada Torre Accio, è stata chiusa al traffico la provinciale Marconia-Basentana: il ponte che bypassa il Basento è stato addirittura invaso dall’acqua, così come una parte della carreggiata in un tratto posto più a sud.
Chiusa in entrambe le direzioni anche la Val d’Agri in provincia di Matera, a causa di una frana: l’Anas ha predisposto percorsi alternativi per gli automobilisti. A Policoro, l’Agri ha esondato costringendo tre famiglie che vivono sulla sponda sinistra del fiume ad abbandonare le proprie case. Sempre in agro di Policoro, ma sulla sponda destra dello stesso fiume, allagati alcuni fragoleti, così come altri nella zona di Terzo Madonna, in territorio di Scanzano Jonico. Infine, anche il Sinni non ha voluto essere da meno: ha lasciato il suo alveo ed ha invaso alcuni frutteti posti lungo la sponda destra, in contrada Caramola.
(Frutteto allagato a Pisticci Scalo - foto Grieco)