Sabato 08 Novembre 2025 | 16:09

Delli Noci, addio alle Regionali: «Avrei voluto candidarmi ma Decaro ha detto no. Io vittima di giustizialismo». Stefanazzi: pure io e Antonio in lista da indagati

Delli Noci, addio alle Regionali: «Avrei voluto candidarmi ma Decaro ha detto no. Io vittima di giustizialismo». Stefanazzi: pure io e Antonio in lista da indagati

 
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Delli Noci, addio alle Regionali: «Avrei voluto candidarmi ma Decaro ha detto no. Io vittima di giustizialismo». Stefanazzi: pure io e Antonio in lista da indagati

Il post dell'ex assessore: ero pronto a correre con la lista Con ma il candidato governatore lo ha ritenuto inopportuno

Giovedì 11 Settembre 2025, 13:09

19:51

Alessandro Delli Noci non ripresenterà la candidatura alle elezioni regionali. E’ lui stesso ad annunciarlo con un post su Facebook in cui spiega che il candidato governatore Antonio Decaro ha ritenuto «non opportuno» il suo impegno in relazione all’inchiesta giudiziaria che vede l’ex assessore indagato a Lecce: «E’ stato un viaggio bellissimo – dice – ma purtroppo sono costretto a scendere qui». E accusa: « Il giustizialismo, ben diverso dalla giustizia, mi hanno colpito di nuovo, più forte, e lasciato senza la forza recuperata».

«Avevo deciso di mettere nuovamente a disposizione del mio territorio la mia candidatura – scrive Delli Noci -, per continuare quel lavoro svolto che ha portato la Puglia a importanti risultati di crescita. La mia decisione, però, condivisa ieri con il candidato presidente Antonio Decaro, è stata considerata non opportuna in questo momento».

L’ex assessore, che si è dimesso a giugno durante l’interrogatorio preventivo davanti al gip di Lecce a seguito della richiesta di arresti domiciliari avanzata nei suoi confronti (poi non accolta proprio per le dimissioni) si rivolge ai suoi elettori: «Mi avete tenuto in piedi. È questa l’unica grande verità di questi mesi infiniti e dolorosi. Mi avete ricordato ogni giorno, con affetto e stima, chi sono, cosa ho fatto nella mia vita politica, le nostre battaglie, la nostra visione, le speranze, la forza di immaginare un Salento e una Puglia innovativi, moderni, migliori. Mi avete ricordato cosa significa per me fare politica, occuparmi del mio territorio, delle persone, programmare, progettare azioni che consentano lo sviluppo economico, sociale e culturale di una terra che ha le potenzialità ma a cui manca qualche volta il coraggio».

E sull’inchiesta che lo vede coinvolto ribadisce «la certezza della mia innocenza che dimostrerò nei tempi della giustizia»: «La forza del movimento politico che rappresento – aggiunge - mi hanno portato ad una decisione complicata, che ho condiviso faticosamente con la mia famiglia, nel pieno rispetto della Magistratura, un rispetto istituzionale che ho dimostrato in questi mesi indimenticabili e che mi ha sempre contraddistinto».

Ma ad accendere le polemiche è il deputato Claudio Stefanazzi, uno degli uomini politicamente più vicini a Emiliano. «Leggo con rammarico – dice il parlamentare Pd - che ad Alessandro Delli Noci è stato di fatto impedito di presentare la candidatura per il rinnovo del Consiglio regionale. Malgrado ciò, lo invito a continuare il suo impegno politico e dare seguito alla preziosa attività che ha portato avanti in questi anni. Il civismo è una componente fondamentale della coalizione di centrosinistra. Lo è nella competizione regionale del prossimo novembre, ma lo è soprattutto nella prospettiva di mantenere saldo il governo nei tanti comuni che il Pd amministra insieme ai movimenti civici».

Stefanazzi lancia un monito al centrosinistra. «Credo sia giunto il momento che la coalizione definisca criteri oggettivi e non soggettivi di candidabilità. Occorre ricordare che sia io che Antonio Decaro abbiamo avuto la possibilità di candidarci con pendenze giudiziarie (poi risoltesi positivamente per entrambi) ben più avanzate di quelle che interessano Alessandro Delli Noci. Al tempo la nostra comunità politica diede il via libera alle nostre rispettive candidature, anche dopo un consulto con i legali che seguivano quelle vicende. Cambiare radicalmente metodo e sottrarsi al confronto su questi aspetti vuol dire non fidarsi più delle persone che fanno parte di quella comunità».

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