lo scenario
Puglia, nei bilanci Asl un buco da 350 milioni: la prima emergenza per chi guiderà la Regione
Le prime valutazioni sui conti del 2025: l'effetto del deficit strutturale e del mancato adeguamento del fondo. Il governatore chiede una relazione ai tecnici
BARI - Un vecchio adagio prescrive che le colpe dei padri non ricadano sui figli. Eppure chiunque prenderà il posto di Michele Emiliano alla guida della Regione si troverà sulle spalle un debito non da poco. Quello della sanità, che - in base a valutazioni su cui i tecnici stanno lavorando in questi giorni, per fornire gli elementi necessari a predisporre la manovra di bilancio 2026 - potrebbe costare alla Puglia una cifra monstre, ben più alta dei 130 milioni che lo scorso anno sono stati coperti (anche) ricorrendo all’extragettito Irpef.
Ieri l’assessore Fabiano Amati ha scritto a tutti i dipartimenti chiedendo i numeri necessari a predisporre lo scheletro della legge di bilancio, legge che il Consiglio regionale dovrebbe essere chiamato a esaminare entro novembre proprio per non creare danni a chi verrà: i nuovi eletti non entreranno in carica in tempo per votare entro il termine del 31 dicembre, e la conseguenza sarebbe l’esercizio provvisorio e dunque il blocco della spesa.
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