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Appalti Asl, Sansolini e Iacobellis vogliono patteggiare. La Procura: restituiscano le mazzette

 
Redazione online

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Mazzette Asl Bari, Sansolini sapeva di essere nel mirino

La Regione Puglia e la Asl si costituiscono parti civili. Nel processo coinvolti ex funzionari e imprenditori

Martedì 10 Giugno 2025, 18:44

La Regione Puglia e la Asl di Bari hanno chiesto di costituirsi parte civile nell’udienza preliminare sul presunto giro di tangenti in cambio di appalti in cui sono coinvolti tre ex funzionari della Asl e imprenditori. La richiesta è arrivata oggi davanti alla gup Valeria Isabella Valenzi: la Regione ha chiesto il risarcimento dei danni d’immagine, la Asl un risarcimento di diversi milioni che equivale al valore degli appalti e degli affidamenti che - secondo la Procura - sono stati affidati dietro il pagamento di tangenti.

Nell’udienza svolta oggi in tribunale a Bari, il procuratore Roberto Rossi e la pm Savina Toscani hanno dato l’assenso per il patteggiamento (a cinque anni) per gli ex funzionari e ingegneri Nicola Sansolini e Nicola Iacobellis, ex direttore dell’area gestione tecnica ed ex dirigente di Ingegneria clinica e responsabile dell’edilizia sanitaria. Il nodo però è nelle somme che i due dovranno restituire per poter patteggiare, quantificate dall’accusa in 80mila euro a testa ma sulle quali le parti non hanno ancora trovato un’intesa.

La vicenda è stata quindi rinviata al prossimo 8 luglio: oltre ai patteggiamenti di Sansolini, Iacobellis e di altri imputati che hanno chiesto di concordare la pena - bisognerà anche discutere le posizioni degli imputati che hanno chiesto il rito abbreviato. Tra questi c'è anche l’ex funzionaria Concetta Sciannimanico: per lei, per i suoi colleghi e altri tre imputati la Procura contesta l’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.

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