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Appalti Covid truccati, la Procura vuole l'arresto degli imprenditori Tancredi, Nuzzo e Zema: udienza a febbraio

 
massimiliano scagliarini

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massimiliano scagliarini

Appalti Covid truccati, la Procura vuole l'arresto degli imprenditori Tancredi, Nuzzo e Zema: udienza a febbraio

Dopo il no del gip di Bari ai domiciliari si va al Riesame. L'accusa: scambi di favori e denaro con l'ex capo della Protezione civile Mario Lerario

Giovedì 23 Gennaio 2025, 18:05

BARI - La Procura di Bari aveva chiesto il loro arresto nell’ambito dell’inchiesta sull’ospedale Covid, il gip aveva detto no. E così il 27 febbraio (sciopero dell’Anm permettendo) il Tribunale del Riesame discuterà il ricorso del procuratore Roberto Rossi, che insiste per i domiciliari nei confronti degli imprenditori Domenico Tancredi, 42 anni, di Altamura (difeso dal prof. Vito Mormando e dall’avvocato Mario Malcangi), Alessandro Goffredo Nuzzo, 72 anni, di Santa Cesarea Terme e Sigismondo Zema, 52 anni di Bari (avvocato Nicola Quaranta), accusati a vario titolo di corruzione (i primi due), turbativa e falso (il terzo).

A luglio la Procura ha presentato appello, ritenendo sussistente il rischio di reiterazione dei reati visto che i tre continuano a ricevere appalti pubblici. Il fascicolo ruota intorno il presunto appalto truccato per l’ospedale Covid della Fiera del Levante, il cui costo è lievitato da 9,5 a oltre 23 milioni di euro e che - secondo le indagini della Finanza - sarebbe stato costruito su misura per chi avrebbe dovuto vincerlo dall’ex capo della Protezione civile pugliese, Mario Lerario, e dall’ex funzionario regionale Antonio Mercurio.

La Procura ha già chiesto il rinvio a giudizio per otto persone, che rispondono a vario titolo di turbativa, abuso d’ufficio, peculato e corruzione: l’udienza preliminare è fissata per il 12 marzo davanti al gup Nicola Bonante.

Gli altri imputati (insieme ai cinque già citati) sono gli imprenditori Vito De Mitri, 77 anni, di Lecce, Francesco Girardi, 38 anni, di Acquaviva (difeso dall’avvocato Gioacchino Ghiro), Vito Vincenzo Leo, 69 anni, di Acquaviva. Si tratta - secondo l’accusa - delle persone che a vario titolo sarebbero state favorite da Lerario e Mercurio nell’aggiudicazione di lavori, tra il 2019 e il 2023. Girardi (dalle cui intercettazioni è nato lo stralcio che ha portato agli arresti nella Asl di Bari) risponde con i due tecnici di concorso in peculato, falso e turbativa per l’appalto per la ristrutturazione della sede della Protezione civile di Castellaneta Marina.

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