il report
In Puglia c'è una sanità eccellente: Anthea prima in Italia nei bypass cardiaci, Monopoli brilla sulle fratture del femore
I dati elaborati dall'Agenas sul 2023: le strutture private Gvm fanno il 48% degli interventi sulle valvole del cuore. Al Miulli la palma per la chirurgia della prostata
La cardiochirurgia di Anthea Hospital di Bari è tra i pochissimi centri in Italia con una mortalità pari a 0 per gli interventi di bypass aortocoronarico e registra il più alto numero di interventi eseguiti nel biennio 2022-2023 (circa 250). Lo dicono i dati del Programma nazionale esiti (Pne) di Agenas. L’ospedale privato barese registra il miglior “case mix” in Italia (il rapporto tra il numero di bypass eseguiti e gli esiti degli interventi). Anthea, Santa Maria e Città di Lecce (le tre strutture convenzionate del gruppo Gvm) sono ai primi tre posti della graduatoria regionale per volume di interventi di valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache e complessivamente effettuano oltre il 48% degli interventi alle valvole cardiache in Puglia oltre ad essere tra le migliori strutture nazionali per tempestività di accesso all'angioplastica coronarica nei pazienti con infarto. Sono infatti alle prime tre posizioni in Puglia per tempestività: ad Anthea e Santa Maria il 92% dei pazienti con infarto in corso è trattato entro 90 minuti.
«Anche quest’anno – commenta il prof. Giuseppe Speziale, vicepresidente di Gvm Care & Research e direttore del Dipartimento cardiovascolare – i dati Agenas rappresentano un riconoscimento importante per le strutture Gvm e confermano il percorso di cambiamento e di svolta da noi intrapreso per raggiungere un solo obiettivo: la migliore terapia per il paziente. Oggi la cura delle patologie è un tema anche organizzativo, non basta un bravo medico, serve una organizzazione efficiente e consapevole. Continuiamo ad innovare per essere al fianco del Servizio Sanitario Nazionale ed erogare cure di eccellenza».
Per quanto riguarda invece l'ortopedia, la palma va alla Asl Bari. L’analisi di Agenas evidenzia – come nel report del 2023 - il risultato del San Giacomo di Monopoli che nel trattamento della frattura del femore entro 48 ore, si piazza al primo posto in Italia con il 98,08% e 246 interventi eseguiti tra le strutture ad alto volume, ossia che trattano almeno 150 fratture di femore all’anno. Monopoli, stavolta assieme al “Di Venere”, è anche presente tra le 14 strutture italiane (su 69 strutture a più alto volume) che hanno raggiunto o superato la proporzione del 75% di interventi effettuati entro le 48 ore nel 2023 e anche nei 3 anni precedenti, sintomatico della capacità di mantenere qualità e tempestività nel tempo.
Se poi si analizzano gli esiti delle ortopedie, sempre ad alto volume ma nell’arco dei due giorni, le strutture della Asl Bari registrano una performance di assoluto rilievo, con tre ospedali tra i primi dieci in Italia: ancora Monopoli 3° (97,82%), 5° il “Di Venere” (97,54% e 260 interventi) e 8° il San Paolo di Bari (95,91% e 236 operazioni). Figurano molto bene anche l’Ortopedia di Altamura, 26^ in Italia con il 91,87% e 154 trattamenti della frattura di femore entro due giorni e, al 44° posto, Molfetta con l’88,9% e 163 operazioni.
Sul fronte dell'ostetricia brilla invece il Miulli di Acquaviva, primo per volume di ricoveri in isterectomia e secondo per interventi chirurgici del tumore maligno dell’utero, con il 18,6% delle procedure. In urologia, l’ospedale ecclesiastico è leader per volume di ricoveri in prostatectomia, raggiungendo il primo posto anche nella prostatectomia radicale per tumore della prostata, con il 22% degli interventi eseguiti in Puglia. Il Miulli è primo in Puglia per il volume di ricoveri per protesi d’anca, secondo per protesi di ginocchio e di spalla, mentre in neurochirurgia è al terzo posto per gli interventi di artrodesi vertebrale.
«Dopo poco più di due anni dall’inizio dell’iter di riconoscimento come Policlinico Universitario, il Miulli può portare nuovi frutti in risposta alle necessità del territorio - commenta Mons. Domenico Laddaga, delegato del vescovo alla direzione dell’ospedale Miulli -. Nuove professionalità, sia in ambito medico che infermieristico, hanno trovato spazio nelle dinamiche delle necessità ospedaliere, creando ottime aspettative per il prossimo futuro e vedendo anche il rientro di medici specialisti sia da altre regioni che da fuori Italia. Questa linfa di operatori e l’ottimo spirito di collaborazione vanno a supportare le Unità Operative attualmente impegnate nel garantire prestazioni qualitativamente elevate».