BARI - Non ci sarà una rivoluzione tra i direttori di dipartimento. E potrebbe esserci una rotazione dei direttori delle Asl, ma non - come chiede il consigliere regionale di Azione, Fabiano Amati - per lo sforamento del tetto della spesa farmaceutica. Dopo aver superato lo scoglio della fiducia, la Regione deve definire i due dossier più delicati rimasti sospesi. Quelli di cui ha parlato lo stesso governatore Michele Emiliano durante l’intervento di lunedì in Consiglio: parole sibilline e variamente interpretate.
Il rinnovo dei dieci direttori di dipartimento è nelle mani del capo di gabinetto, Pinuccio Catalano, che ha affidato la valutazione dei curricula dei 194 candidati a una commissione presieduta dal capo dell’Avvocatura, Rossana Lanza. È certo che gli uscenti non verranno rinnovati in blocco, ma è tutt’altro che improbabile un (limitato) rimescolamento degli incarichi. Emiliano ha riconosciuto che la nomina dei supermanager è «il punto più complesso», ma ha anche chiarito che il perimetro in cui disporre la turnazione «è definito dalle loro domande»: solo quattro dei direttori uscenti hanno infatti presentato domanda per tutti gli altri assessorati. Il punto centrale resta...
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