Incarichi
Emiliano manda Giovanni Migliore all’Aress, da ieri il Policlinico è senza un direttore
Nei casi in cui un direttore generale viene spostato, la giunta di norma provvede a commissariare l’azienda sanitaria rimasta «orfana». Questa volta non l’ha fatto
BARI - Da ieri Giovanni Migliore è ufficialmente il nuovo direttore generale dell’Aress, l’agenzia regionale per i servizi sanitari. Ne consegue - secondo la lettura prevalente data dagli uffici del Dipartimento salute, in quello che sembra un colpo di mano solitario del governatore Michele Emiliano - che da giovedì il Policlinico di Bari non ha più un direttore generale. Dunque l’azienda ospedaliera deve ritenersi retta (per la sola ordinaria amministrazione) dal direttore amministrativo Gianluca Capochiani.
Giovedì in una seduta di giunta straordinaria Emiliano ha annunciato di aver notificato a Migliore il decreto presidenziale di nomina a direttore generale, che segue alla designazione fatta il 15 gennaio. Il decreto è «esecutivo dalla data di adozione», dunque da giovedì stesso.
Nei casi in cui un direttore generale viene spostato, la giunta di norma provvede a commissariare l’azienda sanitaria rimasta «orfana». Questa volta non l’ha fatto. La fretta sembra sia stata giustificata da Emiliano con la scadenza della proroga ope legis (sei mesi) del dg uscente di Aress, Giovanni Gorgoni, ma anche per il pressing dell’Università di Bari.
Ieri sera gli uffici del dipartimento Salute stavano tentando di dipanare la matassa. Di certo c’è che Gorgoni giovedì ha salutato il personale dell’Aress. Dallo stesso giorno Migliore non firma più atti ufficiali del Policlinico. Di certo c’è pure che lunedì la giunta dovrà avviare il procedimento di nomina del direttore generale del Policlinico e nominare contestualmente un commissario, sulla base di uno schema di delibera già pronto. Se il commissario dovesse essere - come sembra - Antonio Sanguedolce, la giunta dovrà anche fare la stessa cosa (avvio del procedimento e nomina del commissario) anche per l’Asl di Bari. L’alternativa, per rinviare tutto a dopo le elezioni amministrative di maggio, sarebbe nominare Capochiani commissario al Policlinico, facendo così slittare di tre mesi l’insediamento del nuovo direttore generale. La scelta finale spetta a Emiliano, che però non ha ancora dato indicazioni.