BARI - La giunta Emiliano, su proposta dell’assessora al Welfare Rosa Barone, ha approvato i criteri di utilizzo delle risorse del fondo per le case famiglia protette, assegnate dal ministero della Giustizia, al fine di avviare una sperimentazione di percorsi di accoglienza di genitori detenuti con figli al seguito in strutture extra-carcerarie. Per il 2021 e il 2023 ci sono circa 183mila euro a disposizione.
«L'obiettivo - dice Barone - è rendere maggiormente fruibili i sistemi di accoglienza extra-carceraria per i genitori detenuti con figli al seguito. Nessuno deve sentirsi abbandonato o emarginato e, con la collaborazione di tutte le parti chiamate in causa, vogliamo che anche coloro che si trovano in un particolare e difficile periodo della vita vedano garantita la propria dignità e la possibilità di tutela e salvaguardia dei propri figli. Anche in questo caso, il nostro rappresenta un dovere morale prima ancora che istituzionale». «Il protocollo d’intesa ha una durata di 12 mesi, periodo in cui verranno sviluppate le attività volte a strutturare un modello di governance interistituzionale utile alla realizzazione di una solida rete regionale di strutture di accoglienza extra-penitenziaria, così da porre in condizione l’autorità giudiziaria di individuare sui territori risorse allocative anche in favore di quei detenuti genitori con prole al seguito». conclude la direttrice del dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano.