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Puglia, mozione del Centrosinistra per sostenere il salario minimo: non si può perdere altro tempo

 
Redazione online

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L'appello: «La Giunta si attivi con Governo e Parlamento perché sia approvato»

Mercoledì 26 Luglio 2023, 14:58

16:19

PUGLIA -  Il centrosinistra in Consiglio regionale pugliese ha presentato una mozione, primo firmatario il consigliere del Pd, Pierluigi Lopalco, per chiedere al parlamento di approvare subito la legge sul salario minimo.

«Quella in discussione in Parlamento sul salario minimo - sostiene Lopalco - è una proposta di legge di buonsenso che risponde ai bisogni reali di tanti lavoratori, soprattutto donne e giovani, che non guadagnano abbastanza per superare la soglia di povertà. Una norma che consentirà, una volta approvata, di stabilire un margine di dignità sotto cui nessun contratto dovrà mai scendere e contrastare le forme di competizione salariale al ribasso, non a norma e avvilenti. Non possiamo più accettare che ci siano persone che guadagnano meno di 9 euro all’ora. Per questo ho presentato una mozione, sottoscritta anche dai miei colleghi di maggioranza».

«L'obiettivo - aggiunge - è quello di impegnare la Giunta regionale a sostenere in tutte le sedi opportune gli atti e le misure che prevedono l’istituzione di tale misura; ad attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento affinché venga approvata con urgenza la proposta di legge che porta la firma delle forze di opposizione, ad eccezione di Italia Viva». 

Il centrosinistra pugliese ha presentato una mozione in Consiglio regionale chiedendo che ci si attivi con urgenza nei confronti del Governo e del Parlamento affinché venga approvata la proposta di legge per sostenere il salario minimo «perché il nostro partito crede fortemente in questa proposta». Lo dice il segretario regionale del Pd, Domenico De Santis.

«Le opposizioni - dice - ad eccezione di Italia Viva, hanno trovato un’intesa sulla soglia minima inderogabile di nove euro ed è quindi il momento di procedere celermente affinché venga accolta. Non dobbiamo perdere tempo e anche le Regioni possono far sentire la propria voce e mettere in campo tutte le azioni possibili tese al raggiungimento di un obiettivo a tutela dei più deboli». «Abbiamo bisogno di garantire - conclude - un livello di adeguatezza nelle retribuzioni dei lavoratori, soprattutto quando ci si trova di fronte a condizioni di povertà dovute a diversi fattori, come l'inflazione».

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