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Puglia, Emiliano pronto al rimpasto e i grillini vogliono il secondo assessore

 
Alessandra Colucci

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Alessandra Colucci

Puglia, Emiliano pronto al rimpasto e i grillini vogliono il secondo assessore

Grandi manovre con l’ingresso nell’esecutivo regionale di Grazia Di Bari (alla cultura), i grillini chiedono di rinforzare l’asse giallo-rosso

Martedì 27 Giugno 2023, 10:11

BARI - Non una staffetta, ma un innesto. Il giro di boa del secondo governo Emiliano è caratterizzato da una robusta revisione degli assetti interni alla maggioranza, alla quale il M5S non si sottrae. Lo hanno messo, nero su bianco, il capogruppo Marco Galante e i consiglieri Cristian Casili e Grazia Di Bari. Quest’ultima, in particolare, nei desiderata pentastellati dovrebbe entrare nell’esecutivo: niente più delega consiliare alla cultura, dunque, ma un vero e proprio incarico in giunta.

Ma, per far posto alla consigliera della Bat, non dovrebbe alzarsi la collega Rosa Barone (Welfare) perché i grillini vogliono un posto in più, non un cambio della guardia. «È normale che ci sia una verifica a metà mandato – spiega Galante – perché vorremmo un momento di confronto tra la maggioranza, siamo al rinnovo delle commissioni, cosa che avviene normalmente, da regolamento. Dobbiamo fare il punto sugli obiettivi che ci siamo prefissati e capire come avviare questa seconda parte».

Insomma, un check up sullo stato di salute dell’alleanza giallo-rossa, anche alla luce di voci di malumori interni, di eventuali spostamenti tra partiti e schieramenti e del peso dei Civici. In questo contesto si inserisce l’ambizione del M5S di raddoppiare la presenza in giunta, inteso come rafforzamento dell’azione di governo – è il ragionamento pentastellato – per l’ottenimento degli obiettivi «visto l’impegno della consigliera delegata Grazia Di Bari e maggiori investimenti per il Welfare, data anche l’importanza del Reddito di Dignità dopo la sciagurata scelta del Governo di abolire il Reddito di Cittadinanza». Due donne, dunque, per il partito che, poco meno di un anno fa, alle politiche, è risultato, in valori assoluti, il primo in Puglia. Un primato che il M5S pare voler far pesare proprio adesso, ma che, come Galante ribadisce «è un riconoscimento non solo in termini di voti, ma anche sui temi». Per adesso, Barone e Di Bari preferiscono non rilasciare dichiarazioni ufficiali anche perché, lanciato il guanto di sfida, la palla torna nella metà campo del governatore. Il M5S non fissa, per adesso, termini temporali, non è, insomma, un ultimatum, ma è certo che la posizione assunta, certamente non rigida ma evidentemente molto definita, dovrà, per forza di cose, essere presa in considerazione.

E, sempre a proposito di equilibri politici, oggi il Consiglio regionale tornerà ad affrontare la spinosa questione dell’elezione del segretario d’aula in seno all’opposizione. Una vicenda che va avanti dalla fine dello scorso anno ovvero da quando l’elezione in Parlamento del forzista Giandiego Gatta ha lasciato scoperta la posizione. Posizione che Fi rivendica per sé e che, fino a qualche settimana fa, sembrava appannaggio di Napoleone Cera, entrato in Consiglio proprio in sostituzione di Gatta. Una scelta graniticamente difesa dal capogruppo azzurro Paride Mazzotta ma che, da qualche tempo, è stata messa in discussione, su diretta volontà del commissario regionale Mauro D’Attis che ha indicato un altro consigliere forzista ovvero Paolo Dell’Erba. E ieri, i consiglieri di FdI e Lega hanno ricevuto una richiesta ufficiale, indirizzata ai vertici regionali dei due partiti, di voto in favore di quest’ultimo. Non è escluso – anche se sarebbe uno sgarro al bon ton istituzionale che lascia la decisione interamente all’opposizione – che a Cera riesca il «colpaccio» di essere eletto con i soli voti della maggioranza. La partita è apertissima.

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