la crisi con la russia
Nato, scalo a Taranto dei «cacciatori di mine»
Le operazioni in corso e l’incontro con il sindaco Melucci
TARANTO - Sosta tecnica e visite di cortesia a Taranto della Seconda squadra navale anti-mine delle Marine militari dell’Alleanza Atlantica (Snmcmg2: Standing Nato mine countermeasures group two).
La task force è in azione nel Mediterraneo sin dall’inizio della crisi Russia - Nato, dopo che il Cremlino ha deciso di invadere l’Ucraina, per prevenire eventuali azioni di sabotaggio sia sulle linee di navigazione sia sulle strutture sottomarine. Se, infatti, ricordiamo l’esplosione di una parte del gasdotto Nordstream nel Baltico, va da sé che da parte del comando dell’Alleanza Atlantica è vitale assicurare la sorveglianza di condotte sottomarine anche nei mari pugliesi, quali sono il cavo OteGlobe, il collegamento in fibra ottica che collega Bari alla Grecia, e il tratto fra Albania e Salento del gasdotto Tap (Trans adriatic pipeline).
Rinforzata pochi giorni fa con il cacciamine francese FS Andromeda, la Squadra ha condotto di recente esercitazioni congiunte con due navi della Marina militare albanese nel Basso Adriatico. Manovre che hanno coinciso con una nuova “incursione”, durata un paio di giorni, di unità della Marina militare di Mosca nello Jonio, dopo quella registrata nei giorni di Natale.
Un confronto, comunque in acque internazionali dove è consentita la libera navigazione, iniziato con la guerra in Ucraina, conflitto che ha indotto il Pentagono ormai da un anno a mantenere una portaerei nel Mediterraneo (in questi giorni la “Bush” è all’ancora al Pireo, il porto di Atene).
Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha fatto gli “onori di casa” in Municipio, ricevendo in visita una delegazione del Gruppo navale Nato. All'ammiraglio Giacinto Sciandra, nuovo comandante della Seconda Divisione navale, il sindaco Melucci ha dato il benvenuto a Taranto, con il gruppo marittimo composto dal capitano Akyazi, comandante del Gruppo navale, dal capitano Akyildiz, comandante della nave “Gungor Durmus”, dal tenente Erdal, comandante della nave “Enez”, dal tenente Rosenberg, comandante della nave “Andromede”, e dal tenente di vascello Gianluigi Barberisi, comandante della nave “Numana”.
«È stata un’occasione importante - il commento di Melucci - per ribadire la piena ospitalità e il supporto da parte della città alla nostra Marina Militare che, in coordinamento con l'ammiraglio Aurelio De Carolis, cui va il nostro ulteriore ringraziamento, coopera con le forze internazionali impegnate sul territorio, all’insegna dell’accoglienza e della condivisione dei valori del mare».