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Puglia, bagarre in Consiglio regionale dopo nascita gruppo Azione

 
Redazione online

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Consiglio Regionale Puglia, protesta su ddl omotransfobia: «Stop discrminazioni»

Contro alcuni interventi si è scagliato il consigliere e commissario regionale di Azione, Fabiano Amati, che ha contestato la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, per aver permesso «interventi non previsti nel regolamento»

Martedì 17 Gennaio 2023, 14:06

21:18

Bagarre questa mattina in Consiglio regionale pugliese dopo la comunicazione da parte di Ruggiero Mennea della nascita ufficiale del gruppo di Azione, di cui proprio Mennea è capogruppo. Nonostante il regolamento non preveda interventi sulle comunicazioni, sono intervenuti per «questioni personali» i capigruppo di Pd, M5S e Con Emiliano e Per la Puglia, rispettivamente, Filippo Caracciolo, Marco Galante e Giuseppe Tupputi e Saverio Tammacco, chiedendo al gruppo di Azione di porsi all’opposizione. Contro gli interventi si è scagliato il consigliere e commissario regionale di Azione, Fabiano Amati, che ha contestato la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, per aver permesso degli «interventi non previsti nel regolamento». Uno scontro verbale andato avanti per circa 20 minuti, nel quale è intervenuto anche l’assessore Francesco Stea.

Gruppi centrosinistra, Azione è fuori da maggioranza

I capigruppo delle forze di maggioranza alla Regione Puglia - Pd, M5S, Con Emiliano e Per la Puglia, ribadiscono che «il gruppo di Azione non è e non sarà mai più maggioranza». «I consiglieri Amati, Mennea e Clemente, eletti nel Pd e nella lista dei Popolari - dicono - sono venuti meno al mandato ricevuto dagli elettori, tradendo la loro fiducia e cambiando casacca, dando vita al gruppo di Azione, dopo essersi comportati strumentalmente per anni da consiglieri di opposizione. Oggi pretendono di essere considerati parte della maggioranza, volendo accreditare una posizione politica confusa e contraddittoria che noi respingiamo con forza e indignazione. Occorre un sussulto di chiarezza. Chi ha difatti svolto un ruolo di opposizione al governo presieduto da Michele Emiliano, continui a farla ma in ruolo di minoranza. Per noi i tre consiglieri di Azione non sono e non saranno mai più maggioranza. Ci auguriamo che un supplemento di coerenza possa spingerli a liberare i ruoli istituzionali che spettano alla maggioranza e a migrare tra i banchi del centrodestra»

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