BARI - La Regione delibererà entro il 30 novembre l’avvio delle stabilizzazioni con un cronoprogramma che dipenderà dalla spesa del personale ancora da quantificare e che dovrebbe riguardare 4.200 unità di personale. È il punto principale dell’accordo che la Regione, con l’assessore Rocco Palese e il capo dipartimento Rocco Montanaro, ha siglato ieri con Cgil, Cisl, Uil e Fials anche per disinnescare le proteste di piazza annunciate dai sindacati della sanità.
Oltre a dare un termine per l’avvio delle assunzioni a tempo determinato di chi ha maturato i requisiti, la Regione ha garantito che entro il prossimo mese verranno saldate le competenze del bonus covid. Sul tavolo ci sono 6 milioni di euro, che verranno utilizzati in coerenza con quanto previsto dall’accordo sindacale di maggio 2020: finora le Asl si erano mosse in ordine sparso, erogando acconti a macchia di leopardo. I bonus verranno pagati subito anche ai medici convenzionati, mentre per quanto riguarda il personale ausiliario le Sanitaservice dovranno predisporre gli elenchi dei dipendenti che hanno effettivamente lavorato nei reparti covid.
Il punto centrale è ovviamente la stabilizzazione, che dovrebbe essere effettuata in tre tranche: la prima a partire da dicembre 2022, poi il 1° gennaio dei due anni successivi. Ma il tavolo ha definito anche la partita delle internalizzazioni del 118, su cui la Regione ha garantito che partirà entro tre mesi dalla consegna delle nuove ambulanze.
«Gli impegni assunti - secondo l’assessore Palese - determineranno un percorso chiaro rispetto al riconoscimento di quanto già previsto per i lavoratori che hanno contribuito alla gestione della pandemia, delineando al contempo anche le azioni future in materia di personale». «Sono soddisfatto - dice Massimo Mincuzzi, segretario regionale della Fials - perché è stato raggiunto un accordo qualificante con modalità e tempi per il raggiungimento di obiettivi che i lavoratori aspettavano da tanto». Proprio per protestare rispetto alla mancanza di certezze, i sindacati avevano indetto manifestazioni pubbliche che dovevano svolgersi tra ieri e oggi e che sono state sospese.