Stop (annunciato) di Palazzo Chigi alla norma inserita nell’assestamento di bilancio per internalizzare due Rsa in provincia di Foggia. Ma tra le leggi pugliesi impugnate è spuntata ieri, a sorpresa, anche quella con cui a novembre la Regione ha varato il salario minimo per i lavoratori impegnati negli appalti.
Il primo «no» riguarda l’internalizzazione delle Rsa di San Nicandro Garganico e Troia, che - secondo il ministero dell’Economia - non può comportare l’automatica assunzione nella Asl del personale dipendente dell’attuale gestione, anche perché non rientra nella programmazione sanitaria contenuta nel Piano operativo. Palazzo Chigi conferma dunque quanto aveva fatto per l’analoga legge che aveva disposto di restituire alla Asl di Brindisi il centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, cosa poi avvenuta ugualmente attraverso un atto amministrativo. L’altra impugnazione, quella sulla legge 30 di novembre, contesta alla Regione Puglia di aver invaso le competenze statale in materia di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni.
