Turismo

Autunno da mare in Puglia e i lidi sono chiusi per legge

Alessandra Lezzi

Gli operatori: l’ordinanza balneare ci sta tarpando le ali

Altro che elioterapia. Nel Salento, e in moltissime altre spiagge di Puglia, c’è da mettersi la crema solare per evitare di tornare a casa rossi come peperoni. E chiunque abiti da sempre a queste latitudini vi dirà che è tutt’altro che un’eccezione.

Destagionalizzazione è il passepartout dei buoni propositi da almeno un decennio in Puglia. Vacanzieri d’oltralpe frequentano da anni le nostre strutture turistiche da ottobre in poi, alcuni richiedono b&b sul mare a dicembre e gennaio. Eppure la gran parte degli stabilimenti abbassa la saracinesca a settembre.

A restare aperti dal Gargano fino a Leuca sono in pochi: a dire il vero solo le strutture di medie-grandi dimensioni che hanno investito, oltre che sul lido, anche sulla ristorazione e sull’alberghiero ed extralberghiero. Al sud del tacco dello Stivale, a ridosso di quel panorama caraibico con la sabbia bianca e il mare cristallino che è Porto Cesareo restano aperte le imprese balneari più storiche del territorio: Bacino Grande e Le Dune, tra i pochissimi nell’imprenditoria del settore ad avere all’attivo diversi contratti a tempo indeterminato...

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