La Total, per il Centro Olio di Corleto Perticara (Potenza), di prossimo avvio, «ha identificato 12 stazioni di monitoraggio» con una distanza di tre o quattro chilometri dai pozzi» e «sette o otto chilometri dai settori periferici» i cui dati rilevati «sono stati messi in confronto con i parametri nazionali: la compagnia petrolifera ha poi spiegato «di aver effettuato anche censimenti sugli habitat, che non hanno lasciato emergere criticità, e un’indagine dell’incidenza sui livelli di mortalità stradale riguardanti specie selvatiche di animali presenti nelle vicinanze degli impianti».
E’ quanto è emerso oggi a Potenza, nel corso di un incontro con i vertici della Total, per «discutere progetto interregionale Tempa Rossa». Secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa della giunta, l’assessore all’ambiente Francesco Pietrantuono ha spiegato che «l'intento è di avere un quadro dettagliato della situazione, con un’attenta analisi che è partita dal cosiddetto punto zero: la situazione, cioè, esistente prima dell’avvio vero e proprio delle produzioni e delle attività estrattive. Abbiamo anche stimolato un dibattito sulla correlazione fra i modelli e le reti di monitoraggio. Tutto questo per capire quali sono le evoluzioni che ci sono state e le eventuali criticità emerse».
L’assessore ha quindi «esortato Arpab e Total a realizzare, nei prossimi mesi i campionamenti che si rendano necessari, sulla base però di una metodologia condivisa e con l’attivazione di un tavolo operativo che prenda in considerazione tutti gli elementi in campo. Abbiamo inoltre proposto - ha concluso Pietrantuono - l’ipotesi di una costruzione di reti di controllo delle matrici ambientali, e ci siamo soffermati sulle azioni da intraprendere per intervenire sui siti dove si sono verificati, per vari motivi, sforamenti delle soglie di contaminazione nei pressi di pozzi».