energia
Tempa Rossa: Total fa le prove d'avvio
In partenza il nuovo giacimento petrolifero lucano
di Pino Perciante
Corleto Perticara - Prove di estrazione di greggio da parte della Total a Tempa Rossa. La compagnia petrolifera francese ha quasi ultimato i lavori del Centro olio e a fine marzo dovrebbero iniziare le operazioni di produzione (“gas in”) con le manovre di pompaggio, le verifiche tecniche sulle attrezzature e la rispondenza del terreno. La sperimentazione durerà alcune settimane per poi arrivare al funzionamento pieno del Centro olio previsto per l’estate. La decisione è stata comunicata ai sindaci di Corleto Perticara, Guardia Perticara e Gorgoglione.
La sperimentazione riguarderà il pozzo Gorgoglione 1 e servirà a determinare una serie di parametri utili ad accertare e quantificare la produttività iniziale del pozzo stesso. Sono previsti anche incontri per spiegare ai cittadini cosa accade quando il Centro olio entrerà in funzione. Durante la fase di prova saranno attive anche le autobotti che trasporteranno il greggio dal Centro olio di Corleto alla raffineria di Taranto. Naturalmente si tratterà di quantitativi ridotti. Prima di questa fase di prova, tempo fa sono state eseguite altre prove per mettere in moto gli impianti, ma quelle dei prossimi mesi saranno quelle definitive che precederanno l’entrata in funzione del Centro olio.
Durante gli incontri con i cittadini (il primo è in programma domani a Guardia Perticara) verranno spiegate anche le tecniche di estrazione degli idrocarburi e di separazione del petrolio dal gas. Il metano sarà immesso direttamente nella rete nazionale Snam, mentre il gpl sarà stoccato in due grosse cisterne da 1500 metri cubi ciascuna che si trovano a Guardia Perticara. L’acqua estratta sarà separata: una parte sarà utilizzata per la produzione di energia elettrica e un’altra sarà immessa in alcune cisterne e utilizzata per l’antincendio.
Total ha rischiato di finire l’impianto e di non partire con la produzione a causa dell’opposizione della Regione Puglia al progetto per l’adeguamento del pontile della raffineria Eni di Taranto e per la realizzazione di due serbatoi necessari per consentire alla compagnia francese di stoccare ed esportare il greggio prodotto in Basilicata. L’intoppo è stato superato nell’ultimo Consiglio dei ministri del 2017 quando il presidente Paolo Gentiloni ha deciso «il superamento della mancata intesa e il consenso alla prosecuzione del procedimento dell’istanza di autorizzazione per l’adeguamento delle strutture di logistica presso la raffineria di Taranto della società Eni, in considerazione della grande rilevanza strategica dell’opera per le politiche energetiche nazionali». Grazie a questa decisione le attività estrattive a Corleto Perticara potranno partire nel 2018, anche se con una produzione ridotta.
È stato raggiunto l’accordo tra Eni e Total per il trasporto di 20-30mila barili di petrolio al giorno da Corleto Perticara a Taranto attraverso l’oleodotto dell’Eni e per la raffinazione nella stessa raffineria tarantina dove già arriva il greggio della Val d’Agri, utilizzando i 26 serbatoi di stoccaggio già esistenti. I due tipi di petrolio (di qualità diversa), della Val d’Agri e di Tempa Rossa, ovviamente non si mescoleranno, ma viaggeranno in giorni diversi per essere stoccati e lavorati secondo programmi concordati dalle oil company. L’entrata in funzione del Centro olio di Corleto era prevista a giugno ma, secondo indiscrezioni, potrebbe slittare a dopo l’estate. Total prevede di estrarre a Tempa Rossa 50mila barili di greggio al giorno, aumentando così la produzione italiana di greggio del 40 per cento.