«Non ho ricevuto alcuna minaccia e soprattutto, insieme alla mia amministrazione, non ho mai avvertito alcun campanello d’allarme». Il sindaco di Corleto Perticara, Antonio Massari, da ieri sera, intorno alle 21.30, non ha più la sua auto, distrutta da un incendio sicuramente doloso, ma non ha di certo perso il coraggio e lancia un messaggio a «chiunque sia stato: non vincerete, mai. Non indietreggeremo, mai».
Corleto Perticara è un piccolo comune in provincia di Potenza, dove tra un pò entrerà in funzione il Centro Oli "Tempa Rossa» della Total, al centro dell’inchiesta sul petrolio lucano, che nella primavera del 2016 portò agli arresti domiciliari del precedente sindaco, Rosaria Vicino. E, anche in considerazione di alcuni episodi «sospetti» registrati nei mesi scorsi, tra le ipotesi al vaglio dei carabinieri del Comando provinciale c'è anche quella che l’intimidazione possa essere collegata all’avvio dell’attività della mega struttura.
Ieri sera, solo l’intervento con un estintore di un passante e la presenza in paese dei vigili del fuoco, intervenuti per un incidente stradale, ha evitato che il bilancio fosse più grave. "Sono sconvolto - evidenzia Massari - anche per la circostanza che con una pietra hanno sfondato il vetro del finestrino e soprattutto dall’orario in cui è stato commesso questo gesto di straordinaria gravità ed altissima pericolosità».
Per tutta la giornata Massari ha ricevuto, via comunicati e via social network, la solidarietà da parte dell’Anci della Basilicata e di numerosi amministratori, uomini politici e di candidati alle prossime elezioni politiche di tutti gli schieramenti. «Quello che mi dà più forza - evidenzia - è però l'affetto dei miei concittadini».
