POTENZA - Il Museo della Pastorizia che sarà inaugurato sabato prossimo a Castelsaraceno (Potenza) «è un’iniziativa particolarmente significativa perché stimola l'interesse sulle problematiche del comparto agro-pastorale, considerato a torto un’arretratezza del sistema agricolo». Lo sostiene la Cia dell’area del Potenza, aggiungendo che lo stesso Museo «contribuisce a valorizzare i prodotti in base alla loro genuinità, tipicità e provenienza, a guidare le nuove generazioni all’approccio con la cultura e le tradizioni contadine attraverso spaccati di vita reale, in via di graduale scomparsa e a sensibilizzare i giovani sulle tematiche ambientali e naturalistiche, legando a queste il ruolo multifunzionale dell’agricoltore».
«Al museo - è scritto nella nota della Cia - va abbinato un progetto organico per la valorizzazione del patrimonio zootecnico dell’area Pollino-Mercure-Lagonegrese e dei prodotti lattiero-caseari tipici di quest’area con l’obiettivo di creare le condizioni ideali per la valorizzazione del prodotto, attraverso un percorso fatto di regole e comportamenti a cui il produttore dovrà sottostare al fine di avere un prodotto qualificato, marchiato, etichettato e riconosciuto. Si tratta di un progetto ambizioso di qualificazione del prodotto, attualmente anonimo e non classificabile perché senza regole, che contribuirà notevolmente all’affermazione sul mercato di un prodotto valido e competitivo con un marchio specifico di tipicità e tracciabilità che sicuramente apporterà reddito e benefici: lo slogan sarà la selezione per la valorizzazione».