Territorio
Ex Palazzetto Coni di Montereale, restyling con la proroga dei lavori
Il Ministero dell’Interno deciderà se il progetto potrà essere completato
Sarà Roma a decidere il destino dell’ex Palazzetto Coni di Montereale e della sua riqualificazione. Dopo lo stop del Consiglio di Stato che ha sospeso l’aggiudicazione dei lavori, per 5 milioni di euro, per la sistemazione della struttura, è affidata alle interlocuzioni con il Ministero dell’Interno (titolare del bando per i soldi) la scelta sul futuro dei lavori. Come aveva annunciato nei giorni scorsi il sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, spiegando di aver avviato contatti proprio con il Viminale, per capire se è possibile una proroga che superi la scadenza per l’esecuzione dei lavori prevista per il 2027, potrebbe essere convocata, a breve, una riunione romana tra i tecnici per valutare questa possibilità.
Solo con uno slittamento della fine dei lavori al 2028 è, infatti, possibile ultimare la riqualificazione e non perdere i fondi statali che sono a disposizione del progetto (soldi che originariamente erano stati attestati con il Piano nazionale di ripresa e resilienza e, poi, sono stati sostituti da finanziamenti statali proprio perché non era stato possibile rispettare le scadenze previste). In caso contrario il progetto dovrà essere archiviato. E questo anche alla luce della fissazione a gennaio 2026 dell’udienza di merito sul ricorso sulla gestione della gara presentato dalla ditta calabrese “Simea srl” che, nei giorni scorsi, ha ottenuto la sospensiva da parte del Consiglio di Stato. La società calabrese aveva contestato l’attribuzione dei punteggi assegnati alla ditta che ha vinto la gara ossia la “Pace Rocco costruzioni”. In particolare, secondo quanto avevano denunciato le stesse opposizioni in Consiglio comunale, il Consiglio di Stato aveva rilevato che le questioni sollevate apparivano «idonee a inficiare» le conclusioni a cui era giunto il Tribunale amministrativo della Basilicata, sottolineando che lo scarto minimo di appena 1,8 punti in graduatoria era stato determinato dai punteggi contestati. Insomma, una vicenda intricata in una storia, quella dei lavori nell’ex Palazzo Coni, a sua volta complessa se si considera che l’avvio dei lavori era stato deciso già con l’Amministrazione Guarente ma, poi, per questioni tecniche l’iter era stato interrotto ed i fondi del Pnrr persi per l’impossibilità di rispettare le tempistiche. Ora, dopo la nuova gara di appalto, il nuovo stop su cui pesa, per la decisione definitiva, il parere di Roma su una eventuale proroga.
Intanto, mentre si attende il destino del Palazzetto Coni, martedì in Consiglio comunale sarà discussa una interrogazione, presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Antonio Vigilante, sul mancato ottenimento dei finanziamenti sul Bando sport e periferie. Si tratta di 2 milioni di euro destinati alla palestra di Macchia Giocoli. «Vogliamo capire i motivi della mancata assegnazione dei fondi. I 70 punti ottenuti mi fanno pensare che il contributo economico del Comune non sia stato strategico rispetto a quello di altri Comuni» commenta il consigliere Vigilante che sottolinea anche come «il capoluogo abbia bisogno di una buona amministrazione».