Aveva provato a costruirsi l’immagine dell’imprenditore «dal cuore d’oro», impegnato nel sociale e disponibile alla beneficenza, lodato da numerosi esponenti del centrodestra lucano. Eppure già da tempo nei confronti di Antonio Liseno si addensavano ombre, compreso un sequestro che lo aveva colpito già cinque anni fa. Dalle indagini della Dda di Potenza emerge la personalità dell’imprenditore apparentemente sano che aveva rapporti con numerosi pregiudicati di Lavello. E che per due volte, nel 2018 e nel 2023, era sceso in politica conquistando un seggio in consiglio comunale.
Le indagini hanno fatto emergere anche ombre sulla attività politica. Uno dei principali complici di Liseno, il pregiudicato Angelo Finiguerra, nell’aprile 2024 aveva avvicinato un carabiniere di Lavello, Sergio Carnevale, carabiniere, chiedendogli di poter incontrare il fratello Pasquale, ufficiale dei carabinieri e all’epoca consigliere comunale di minoranza a Lavello (eletto sindaco alle ultime amministrative) e dunque avversario politico di Liseno...
CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION
