POTENZA - Cinque arresti per truffe perpetrate ai danni di persone e soprattutto anziani residenti a Potenza. Il lavoro svolto dalla Direzione distrettuale antimafia e dalla Polizia giudiziaria della Procura di Potenza, ha portato all'individuazione di cinque soggetti, tutti napoletani, che hanno agito nel territorio lucano al fine di trarre profitto dalle varie truffe. Il bilancio è stato reso noto in un comunicato firmato dal Procuratore della Repubblica del capoluogo lucano, Francesco Curcio.
I casi in questione sono quattro. Nel primo, sono finiti agli arrestati domiciliari un 52enne e un 35enne per i furti eseguiti con la tecnica della "gomma bucata". Gli episodi incriminati sono avvenuti all'esterno di un supermercato di Potenza. I due soggetti foravano un pneumatico di un'auto in sosta, seguivano la vettura e mentre la malcapitata si dimenava nel chiedere soccorsi o cambiare la ruota, rubavano borse e portafogli dall'auto.
Il secondo intervento ha portato all'arresto di un 32enne per la truffa ad una novantenne di Potenza. Il ragazzo fingendo di dover aiutare il nipote della vittima (oggetto di finta denuncia) è riuscito a farsi consegnare 5500 euro in contanti. Il terzo intervento è stato eseguito a Marano di Napoli, con gli arresti domiciliari scattati per un 19enne, accusato di aver truffato una ultranovantenne di Potenza. Questa volta, il ragazzo è riuscito a farsi consegnare 2265 euro, fingendo di dover aiutare la figlia della vittima coinvolta in un falso incidente. Qualche ora dopo, però, il giovane è stato fermato dalla Polizia a bordo di un taxi con il danaro nascosto nel suo zaino.
Il quarto intervento, ha portato all'arresto in flagranza di un 20enne napoletano per truffa ad una ultraottantenne di Potenza, con la tecnica del "finto nipote". Il giovane, fingendosi il nipote della vittima al telefono, era riuscito a farsi consegnare 5250 euro. La Polizia lo ha bloccato sul treno con addosso ancora la busta bianca contenente il denaro. Per i cinque arrestati vale comunque la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.