TEANA - Sorge a Teana, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, un «Apiario del benessere». Un progetto innovativo e unico in tutta l’area, promosso dall’azienda «Al Bosco delle api» di Gallicchio, socia di Coldiretti Basilicata, inaugurato sabato, alla presenza dei rappresentanti istituzionali locali, oltre che del presidente regionale dell’organizzazione agricola, Antonio Pessolani, e del direttore provinciale, Maria Cerabona. «La scelta di Teana nasce dalla gestione di alcuni terreni di proprietà e dalla volontà di valorizzarli ancor più – spiega l’imprenditore Rocco Sinisgalli - per realizzare l’apiario oltre agli aspetti tecnici si è prestata molta attenzione al benessere delle api naturalmente con l’utilizzo di materiali ecocompatibili».
Ma che cos’è concretamente un «Apiario del benessere»? È una struttura che prevede l’installazione delle arnie a ridosso di una casetta in legno, appositamente modificata per il loro fissaggio e utilizzo. L’apicoltore può gestire l’apiario senza rinunciare a qualsivoglia operazione, effettuando semplicemente una piccola modifica alle arnie che possiede. Permette di beneficiare dei seguenti trattamenti: dell’apiaroma, ossia dei profumi dell’alveare ricchi di resine e olii essenziali utili per il benessere di tutto l’apparato respiratorio, dell’apisound e quindi del ronzio delle api, un trattamento che favorisce il rilassamento e la meditazione, un’azione di relax in sintonia con il suono della natura. In tutta sicurezza è anche possibile fare apipet didattica, in quanto all’interno della struttura si possono ospitare diverse persone, gruppi organizzati o scolaresche mentre l’apicoltore illustra e spiega come «funziona» un alveare rimanendo all’esterno. «Inoltre l’Associazione italiana apiterapia sta provando a studiare il ronzio delle api – aggiunge Sinisgalli - le sue variazioni, cercando di abbinarle alle diverse situazioni, e dinamiche, della vita dell’alveare. Insomma si sta provando a decifrare il linguaggio delle api. Poi, in una seconda fase, proveremo ad allargare il campo delle informazioni, entrando nel campo più specifico dell’apiterapia: il ronzio e i suoi possibili effetti sulla salute umana».
L’«Apiario del benessere» è già operativo, e «dalla prossima primavera - aggiunge Sinsigalli - si potrà beneficiare al meglio dello stesso, in quanto il legno ha bisogno di un po’ di tempo per assorbire tutti gli aromi dell’alveare». Per Pessolani e Cerabona, si tratta di «un progetto innovativo e che conferma come soprattutto i giovani continuino a investire e a credere nelle potenzialità del comparto, nonostante le difficoltà legate al clima. È un esempio di zootecnia eroica, le difficoltà sono legate oltre che al clima, anche alla mancanza di infrastrutture e servizi che rende difficile la vita non solo degli agricoltori, ma di intere comunità che tendono a scomparire. Al contrario, insediare una nuova azienda dimostra attenzione al benessere, non solo delle persone, ma di un intero territorio».