Nel Potentino

Lagonegro, meno di dieci euro a testa per un pranzo completo: lo scontrino fa il giro del web

Massimo Brancati

La storia condivisa su Facebook da un gruppo di turisti laziali capitati in Basilicata per caso, rientrando

LAGONEGRO - Nell’estate degli “scontrini pazzi” uno decisamente controcorrente ha fatto il giro dei social. È stato emesso da un ristorante di Lagonegro: sette persone per antipasto, primo e secondo hanno pagato in tutto 60 euro. Uno dei clienti Andrea ha subito postato lo scontrino su facebook ed ha scritto: "Il servizio non sarà dei migliori e non c’è neanche grande scelta, ma il cibo è buono e fatto in casa". Poi ha confermato: "Abbiamo speso 60 euro in sette, per 3 antipasti, cinque primi, tre secondi, due contorni, quattro bottiglie d'acqua e una coca cola".

Descritto il listino menù: 4 euro per un piatto di cavatelli con fagioli e cozze, 3,5 euro per gli gnocchi alla sorrentina, le orecchiette alla bolognese e gli spaghetti alla scarpara. Le immagini dello scontrino e del menu del ristorante hanno subito fatto il giro del web. È stata questa l’occasione per il Centro Studi Thalia (che si occupa di turismo e gastronomia) per avviare un viaggio tra i ristoratori potentini che si preparano al rientro. Con il rientro dalle vacanze e la ripresa dell’attività lavorativa cambia più di qualcosa nel mangiare anche da parte dei lucani. Intanto – secondo il monitoraggio del Centro Studi Thalia -la cucina casalinga e i prodotti locali sono le tendenze che si rafforzano nel pranzo-cena sia a casa che al ristorante. Ma anche quantità ridotte e attenzione al risparmio. Il buon cibo resta uno dei temi centrali nella vita dei lucani, primo e insostituibile elemento di convivialità, e la conseguenza del rincaro dei prezzi sugli alimenti segna un ritorno alla cucina casalinga, contrapposta alla scelta di mangiare spesso fuori. Infatti, in vista dei mesi più freddi, dopo un’estate all’insegna del relax e della buona cucina, 1 italiano su 2, ha ricominciato a preparare la “lunch box” della pausa pranzo (la tanto amata “schiscetta”) direttamente la sera prima mentre prepara la cena. Una scelta dettata da esigenze di natura economica quanto dal desiderio di un approccio in cucina che sia più sostenibile.

Ma come si preparano i ristoratori potentini per il rientro? Il Centro Studi Turistici Thalia – che ha indicato come nomination per il Thalia 2023 una coppia di ristoratori- chef Prospero Massari con la moglie Teresa Piliero, depositaria dei segreti della cucina storica di famiglia – parte da loro e dal loro “Il Bersagliere” (via Angilla Vecchia, Potenza) per il “viaggio” sulla ristorazione post-vacanze. Più attenzione ai prodotti e al rapporto qualità-prezzo è la prima indicazione del lavoro per l’autunno. La richiesta e la voglia di magiare sano e genuino sono le priorità da intercettare con i piatti stagionali dell’autunno, a cominciare dai funghi e dalle produzioni dell’orto. Il menù vincente non si cambia: scelta accurata dei prodotti con acquisto diretto in aziende delle zone del Sauro, di Accettura, filosofia autentica della cucina a km. zero, , con al centro i ferricelli, fatti in casa dalla nonna diversi da quelli più diffusi a Potenza, con braciola, polpette e cotica, ma anche ravioli (ricotta e zucca) serviti con il sugo unico de Il Bersagliere a base di tre tipi di carne (agnello, vitello, maiale) per esaltare la pasta. Le carni provengono da allevamenti selezionati e macellate con la tecnica antica e sempre moderna con la riproposizione degli ngumarielli quasi del tutto introvabili oggi al ristorante. Formaggi scelti da caseari di lunga tradizione e salumi fatti in casa con il metodo più antico per salsicce, superssata, capocollo. I dolci sono un ulteriore segno di creatività tra antico rivisitato e moderno della chef di famiglia che coniuga la sapiente manualità acquisita in anni con i gusti degli ospiti ai tavoli. Un esempio di saperi e sapori che si iscrive al meglio nella candidatura della cucina italiana quale patrimonio dell'umanità Unesco per il 2023. Di certo, amici, gruppi, coppie, giovani e famiglie non rinunceranno ai sapori autunnali della tavola e ai gusti della cucina tradizionale lucana.

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