Il futuro dell'automotive
A Melfi il campus dimenticato: doveva essere la «Fabbrica dei talenti». Stellantis replica: «È aperto e funzionante»
La denuncia del presidente del Centro studi e ricerche economiche e sociali, Pietro Simonetti
MELFI - «Chiuso e sigillato da tempo». È il Campus manufactoring sull’automotive realizzato dalla Regione nel 2017. A denunciarlo il presidente Centro studi e ricerche economiche e sociali, Pietro Simonetti.
«Doveva essere la "fabbrica dei talenti", un centro di eccellenza per la innovazione e la ricerca allocato nel sito della Sata di Melfi - commenta Simonetti - 18 milioni investiti nel 2010, dei quali circa 15 dalla Regione Basilicata. Anche un corso di formazione per 20 laureati e 10 diplomati. Formazione con finanziamento di 900 mila euro. Il Campus, impianti compresi, fu consegnato alla Fiat nel 2017 dalla Regione dopo un laborioso appalto del Comune di Melfi. A distanza di 13 anni dall'investimento, 6 dalla consegna quasi nessuno si chiede se funziona, cosa si eè ricercato e innovato nel sito».
Quello che evidenzia Simonetti è «il silenzio assoluto da parte di Fiat, Regione e Comune di Melfi». «Per non parlare di Api-Bas che dovrebbe gestire le aree industriali - aggiunge ancora Simonetti - recuperare capannoni e aziende chiuse, attrarre investimenti e che adesso si occupa anche di bollette del gas. I ricercatori sono andati via gradualmente, pochi i rimasti nelle linee di produzione dell'ex Sata ora Stellantis.
Per il presidente del Centro studi e ricerche economiche «adesso occorre una iniziativa anche della Corte dei Conti per valutare i danni erariali e una iniziativa parlamentare. Non solo. È necessaria una qualche azione delle parti sociali per il riutilizzo del capannone e degli impianti».
«Questa vicenda illumina il quadro delle capacità dei Governi ad affrontare la ristrutturazione del comparto e dell'assenza totale di politica industriale assegnata a dirigenti e assessori».
Una situazione difficile che a detta di Simonetti dopo la manifestazione del 1 maggio fa «diventare essenziale la messa a punto di una nuova vertenza Basilicata che unifichi la lotta per il lavoro, una buona spesa pubblica e l'uso ottimale delle risorse europee e nazionali».
«Nei giorni scorsi grande giubilo per il riconoscimento di "area di crisi complessa" per il sito Stellantis - conclude il presidente del Centro studi - Intanto la fabbrica si svuota: circa 2000 lavoratori via con incentivi fino ad 80mila euro. Altri 250 lavoratori in trasferta in altri stabilimenti, un forte ridimensionamento dei fornitori esterni che inciderà sul complesso degli occupati» ed infine il destino del Campus che è «chiuso da tempo».
LA REPLICA DI STELLANTIS
In relazione all’articolo pubblicato da Stellantis riceviamo e pubblichiamo: «Il Campus Manufacturing di Melfi è aperto, svolge regolarmente la sua attività con le realtà locali e regionali ed ha al suo interno personale di eccellenza che partecipa a progetti innovativi a livello italiano e internazionale. È un fiore all’occhiello di Stellantis in Italia ed in particolare del Centro Ricerche Crf che ne ha in carico la gestione operativa. Siamo rimasti stupefatti nel leggere di «…silenzio assoluto da parte di Stellantis» quando in realtà nel 2022 abbiamo proposto e portato a termine numerosi progetti su linee di ricerca che hanno coinvolto le Università italiane, tra cui l’Università della Basilicata, Consorzi tecnologici come ad esempio il Calef, l’ex Mise (installata nel Campus una stampante 3D per la costruzione di componenti con materiale a memoria di forma) o la stessa Regione Basilicata (Progetti Mobas e Tecspro). Nel Campus sono state inoltre svolte attività sperimentali per alcuni progetti europei con partner come Sustage, Felice, Collaborate e CpsoSaware. In più sono stati sviluppati dottorati di ricerca e tesi di laurea con l’Università Federico II di Napoli, l’Università di Salerno e il Politecnico di Torino e numerose attività di training con l’obiettivo di diffondere le conoscenza e le competenze relative ai processi di manufacturing. E l’inizio del 2023 è stato sulla stessa linea.
Si stanno sviluppando i progetti partiti nel 2022 che abbiamo descritto in precedenza e lo scorso 20 aprile è stato presentato il progetto europeo denominato Smart Rimanufacturing che vede coinvolti, oltre il Campus Manufacturing di Melfi, altri 15 partner, tra cui 4 università europee. Va sottolineato che tutte le attività sviluppate hanno obiettivi non solo tecnologici ma anche metodologici che possono avere ricadute in settori non necessariamente automotive ma trasferibili anche alle realtà territoriali lucane. Il 16 maggio, all’interno del Campus, si svolgerà una giornata di alta formazione nell’ambito delle iniziative del Cluster Automotive Lucano della Regione Basilicata».