I fondi
Arriva l’agevolazione per il mutuo l’80% del tasso lo paga la Regione Basilicata
Oggi la definizione del regolamento per sostenere l’acquisto o la rifacimento della prima casa
L’inverno più duro sotto un tetto meno caro. È una prospettiva concreta quella che si potrebbe aprire in tutta la regione per le giovani coppie o comunque per chi ha in mente di acquistare o ristrutturare la prima casa: su un mutuo di quindici anni, la Regione si accolla l’80% del tasso per dieci anni, per i restanti cinque anni pagherebbe il 50% del tasso. Roba da sfregarsi le mani, se hai un età massima di 36-40 anni. Tanto più che sembra che di misure del genere, in Italia, ce ne siano pochissime, forse solo in Toscana.
Insomma, dopo il bonus gas, entro la fine dell’anno potrebbe decollare anche il bonus mutuo. Una misura che non va letta tanto (o solo) come argine allo spopolamento, ma come incentivo a superare le difficoltà soprattutto nei centri a maggior densità abitativa, Potenza e Matera in testa.
E non è poco se si considera l’allarme recessione. Perché i tassi in salita, i prezzi in aumento, i consumi in calo e i salari bassi mangiati dall’inflazione, lasciano prevedere un stagione di malessere sociale lungo la quale pioverebbe sul bagnato. Un aiuto per rendere abbordabile e più sicuro il mattone significherebbe realizzare un gol che varrebbe doppio. Se non un ombrello, sarebbe almeno un modo per danzare felici sotto la pioggia.
Vediamo più da vicino in che cosa consiste questa misura. La chiacchierata con Gianfranco Mancini, segretario regionale dell’Associazione bancaria italiana, serve a scoprire qualche dettaglio in più. È stato proprio Mancini, la scorsa settimana, in una riunione con la Prefettura in occasione dell’Osservatorio legalità sulla situazione economica, a rivelare la stretta finale nella quale Abi e Regione sono arrivati per far decollare la misura che agevola il mutuo. Oggi è in programma un incontro sul «regolamento». Sì perché siamo davvero all’ultimo miglio. C’è già la legge regionale in questo senso, è la n. 31 del 17 settembre 2020 dal titolo «Misure di sostegno per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa». Ed è stato pure approvato il regolamento, il numero 2 dell’8 giugno del 2022. Si tratta ora di renderlo attuativo. Ma per farlo c’è bisogno di renderlo conforme al quadro normativo generale e alle indicazioni dell’Abi. Ed è su questo che si lavora nell’incontro di oggi.
Spiega Mancini: «Il tasso sui mutui è aumentato in questo periodo. Noi siamo stati chiamati in campo per non far sovrapporre le norme nazionali a quelle regionali. La legge di due anni fa ha avuto un percorso abbastanza travagliato, dopo la pubblicazione sul Bur di questa legge c’è stata l’emanazione del regolamento. Per l’aumento dei tassi d’interesse, per alcune norme che si sono sovrapposte tipo il fondo di garanzia, l’Abi ha ritenuto, su chiamata della Regione Basilicata, di dare i propri suggerimenti per la modifica del regolamento. Il contenuto è questo. Il giovane fino a 36 o 40 anni (anche questo è in via di definizione , ndr) che vuole acquistare una prima casa come abitazione o anche ristrutturarla, ha un vantaggio. Nel senso che la Regione Basilicata partecipa all’80% del tasso per i primi 10 anni e poi al 50% per i successivi 5 anni. Questa è una norma che stiamo regolamentando in questi giorni per vedere se è possibile farla passare all’80% per tutti i 15 anni».
Un esempio per capire. Se il tasso applicato dalla banca per il mutuo fosse del 4%, la Regione si accollerebbe il 3,2%, il mutuatario solo lo 0,8%.
Non ci sono precedenti, in giro per il Belpase. La Basilicata sarebbe una regione pilota. Mancini, ancora: «Le banche attualmente già concedono mutui anche a giovani coppie fino a 36 anni con le vecchie norme e proprio in questi giorni hanno favorito l’accesso di questa legge a livello nazionale facendo sì che i giovani che acquistano la prima casa non pagano imposta di registro né imposta ipotecaria. Questo vantaggio si aggiungerebbe alla legge regionale».
E l’impatto positivo non tarderebbe a manifestarsi specie su «Potenza e Matera dove è più sviluppata l’edilizia che è uno dei settori trainanti dell’economia della Basilicata. Si costruiscono case e stranamente si riescono anche a vendere».
Tutto liscio come l’olio. Bè, ci sono variabile che vanno considerate. Ed è lo stesso segretario regionale Abi a parlarne: «Bisogna vedere se siano davvero i giovani a buttarsi nell’acquisto di prima casa perché abbiamo un problema di carattere demografico enorme, lo spopolamento. Ma pensiamo che questa misura avrà un impatto abbastanza positivo. Sì è una misura che va nella lotta all’inverno demografico, ma la vera misura anti spopolamento è quella che attira in Basilicata la grande impresa che certamente non sopprime la piccola e media ma che fa da ausilio. Il giovane che si iscrive all’Università in Basilicata o in altre regioni, al momento della laurea viene assorbito dalla grande impresa. E a parte Stellantis, Ferrero e qualche altra realtà non abbiamo molto».
Ma non c’è dubbio che l’agevolozione mutuo un effetto lo dtermini. Tanto più se si calcola che sono anni che di politiche abitative non si ha traccia. E nei centri più attrattivi dove l’inverno demografico morde meno, nessuno pensa a vendere una casa a un euro. Non resta che aiutare a ad acquistare il tetto sicuro. Tanto più che in un momento storico di inflazione e carenza energetica, in una prospettiva che Confindustria indica a crescita zero una misura che tende a proteggere dalla continua crescita del costo della vita e dal rialzo dei tassi è balsamo. Specie dopo che le previsioni Svimez indicano una contrazione del Pil nel Mezzogiorno dello 0,4%, rispetto ad una crescita più prudente del Centro-Nord dell’0,8%.