La questione

Caos sanità in Basilicata: ex capogruppo Fi Piro passa dai domiciliari a obbligo dimora

Redazione online

Con l’obbligo di dimora a Lagonegro, il legale Lapenna chiederà che Piro possa recarsi a Potenza per partecipare alla seduta del Consiglio regionale del prossimo 4 novembre, quando spiegherà le motivazioni delle dimissioni

Passa dagli arresti domiciliari all’obbligo di dimora a Lagonegro (Potenza) l’ex capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Francesco Piro, indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità lucana, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lucano. L'attenuazione della misura cautelare è stata disposta dal gip di Potenza, Antonello Amodeo. Lo ha reso noto il legale di Piro, l’avvocato Sergio Lapenna, il quale ha specificato che il suo assistito confermerà le dimissioni dall’assemblea lucana.
Con l’obbligo di dimora a Lagonegro, Lapenna chiederà che Piro possa recarsi a Potenza per partecipare alla seduta del Consiglio regionale del prossimo 4 novembre, quando - sempre secondo quanto reso noto da Lapenna - spiegherà le motivazioni delle dimissioni, che dovranno comunque essere accettate dall’assemblea di via Verrastro.
Piro era stato arrestato e trasferito nel carcere di Potenza il 7 ottobre scorso, per poi passare ai domiciliari dal 14 ottobre scorso. Tre giorni fa il Tribunale del Riesame - a cui Piro non ha fatto ricorso - ha annullato i provvedimenti cautelari disposti sempre lo scorso 7 ottobre nei confronti di altri tre indagati, l’ormai ex sindaca di Lagonegro, Maria Di Lascio, l’ex assessore regionale all’agricoltura, Francesco Cupparo (Forza Italia) e il direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza, Giuseppe Spera.

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