La testimonianza

Prima ballerina dell’Opera di Kiev in fuga dalla guerra, arriva a Potenza

Massimo Brancati

Vive a Perugia, nel capoluogo lucano terrà una masterclass

POTENZA - Da Kiev in Italia. Fuga dalla guerra, ma con la passione della danza non scalfita dal dramma che sta vivendo il suo Paese. Si chiama Yevenhiia Korshunova, solista dell’Opera nazionale ucraina: sarà la protagonista di una Masterclass di danza classica, organizzata a Potenza dall’Asd Metamorfosi. L’evento è in programma lunedì e martedì prossimi. Trasferitasi in Italia, in provincia di Perugia, subito dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, rintracciamo telefonicamente Yevenhiia Korshunova prima del suo arrivo nel capoluogo lucano. Inevitabile soffermarsi su quanto sta accadendo a Kiev e nel resto del Paese, martoriato ormai da quattro mesi di bombe e scontri.

Dove si trovava quando è cominciata l’invasione dei russi?

«Stavo nel mio appartamento a Kiev. Eravamo insieme: io, mio ​​marito, mio ​​figlio e mia madre. In quel momento è cominciato l’inferno».

Suo marito è Olesksi Potomkin, anche lui ballerino. È rimasto a combattere?

«Sì, ho portato con me mio figlio di 4 anni. Lui è lì a difendere la patria».

Da quanto tempo si trova in Italia? Riesce a parlare con suo marito e gli altri amici rimasti in Ucraina?

«Sono arrivata in Italia il 9 marzo. Sì, per fortuna ho l’opportunità di comunicare con i miei cari».

Sulla base delle sue informazioni e delle notizie che le forniscono i familiari, qual è la situazione oggi in Ucraina?

«È un momento molto difficile, anche perché le armi stanno arrivando lentamente e le sanzioni, applicate da molto tempo, ancora non risultano efficaci fino in fondo. Ma l'Ucraina sconfiggerà i nazisti, è solo questione di tempo».

Veniamo alla danza. Quando ha cominciato a ballare?

«Prestissimo. Fino all'età di 10 anni ho studiato in una scuola di danza classica nella città di Dnipro, poi sono partita per studiare in un istituto di istruzione professionale in Bielorussia e dopo la laurea sono tornata nel mio Paese dove ho aperto una scuola di danza. Ma la guerra ha distrutto il mio sogno».

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