Domenica 07 Settembre 2025 | 18:03

Nutella al sapore di Basilicata

 
Massimo Brancati

Reporter:

Massimo Brancati

Miracolo «Nutella Biscuits», a Balvano si lavora per raddoppiare produzione: Ferrero installa un secondo «farcitore»

lo stabilimento di Balvano

Nella crema spalmabile più famosa al mondo ci saranno nocciole lucane. Un’intesa per utilizzarle

Lunedì 28 Febbraio 2022, 11:47

BALVANO (Potenza) - Nella Nutella da spalmare ci sarà un pizzico di Basilicata. La crema più amata dagli italiani (e non solo) conterrà nocciole lucane. A quattro anni dall'adesione della Rete di Impresa «Basilicata in guscio» al progetto «Nocciola Italia», promosso da Ferrero per la costituzione di una filiera interna di prodotti di qualità, nei giorni scorsi c'è stato il primo conferimento di nocciole lucane alla multinazionale di Alba che ha uno stabilimento proprio in Basilicata, a Balvano (Potenza). «Pensare che un po' di Nutella sarà fatta con le nocciole prodotte nel nostro territorio – sostiene «Basilicata in guscio» - è, per la rete di corilicoltori lucani, motivo di grande orgoglio. Anche gli enti di ricerca stanno supportando lo sviluppo del nocciolo nella nostra regione: attraverso il progetto Corilus – Corilicoltura Lucana Sostenibile, il Cnr, il Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno e il dipartimento di Scienze agrarie e forestali dell’Università di Basilicata stanno lavorando insieme a noi ad uno sviluppo ecosostenibile del nocciolo lucano».

Sono una cinquantina le aziende agricole lucane aderenti a «Basilicata in guscio» per un totale di oltre 200 ettari di nocciole su tutto il territorio regionale.

Il piano presentato dalla Rete di Impresa a Ferrero prevede lo sviluppo in 5 anni di 1500 ettari. Obiettivo ambizioso, ma sicuramente raggiungibile: «Per realizzare un impianto di nocciolo seguendo il disciplinare di produzione vincolante all’ingresso in rete e alla sottoscrizione del contratto Ferrero - ha spiegato Donato Lisanti, rappresentante di «Basilicata in guscio» - occorrono mediamente circa 10 mila euro ad ettaro nei primi cinque anni, suddivisi tra costi di impianto iniziale e spese di gestione». L'accordo tra le aziende lucane e Ferrero prevede l'impegno da parte del gruppo di Alba di acquistare almeno il 75 per cento delle nocciole prodotte in Basilicata per i prossimi venti anni e garantisce ai produttori, in un’ottica di lungo periodo, un prezzo minimo di acquisto. Inoltre Ferrero mette a disposizione delle imprese strumenti tecnologici per la gestione integrata sostenibile e moderna delle piantagioni e favorisce il monitoraggio dello stato di salute dei noccioleti e dell’ambiente, con l’obiettivo di generare la tracciabilità e sostenibilità delle produzioni. La multinazionale, infine, garantisce competenze agronomiche e la formazione necessaria per realizzare gli impianti capaci di assicurare un prodotto di alta qualità. Si tratta di un contratto unico nel suo genere nel campo agricolo che offre ai produttori basi solide su cui costruire un investimento a lungo termine. I terreni e il clima lucano – secondo uno studio realizzato proprio da Ferrero in collaborazione con la Regione Basilicata – sono particolarmente adatti alla coltura delle nocciole. Una vocazione agricola che comincia a dare i suoi frutti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)