Nascerà a Potenza la prima scuola anti-Covid. Un record non si sa rispetto a quale scenario, visto che al momento tutti i Paesi del mondo stanno cercando di attrezzarsi per l’emergenza e per garantire anche le lezioni in sicurezza, ma se appare certo che sarà la prima lucana e probabile che sia la prima del Paese, non è da escludere un primato anche continentale o oltre.
A fregiarsi di questo titolo potrà essere il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Potenza per il quale la Provincia di Potenza ha colto l’opportunità di una progettazione in corso al fine di prevedere accorgimenti innovativi anche sotto questo profilo che la renderanno una struttura avanzatissima.
Come anticipato nell’edizione di domenica scorsa, i lavori non interesseranno tutto il complesso degli edifici che compongono il polo scolastico del primo (per ordine di fondazione) Liceo Scientifico della città ma solamente uno dei padiglioni, e precisamente quello posto alla destra dell’ingresso. Si tratta di uno dei due edifici che erano stati realizzati prima (poco prima) del terremoto del 1980 e anche se sismicamente non hanno un indice di vulnerabilità tale da destare allarme, la presenza d bandi ministeriali per l’adeguamento ha portato alla scelta di intervenire. Per la precisione, la Provincia ha ottenuto circa 3 milioni d i euro per questo padiglione, mentre l’altro, posto a sinistra dell’ingresso, sarà candidato a finanziamento per l’adeguamento il prossimo anno.
Come detto, la situazione sismica non era critica e si poteva procedere anche a modesti adeguamenti. Ma la circostanza che il bando desse un punteggio maggiore agli interventi di rifacimento totale ha indotto l’ente guidato da Rocco Guarino e la struttura di progettazione dell’ingegner Enrico Spera a scegliere per abbattimento e ricostruzione, anche al fine di implementare i miglioramenti energetici e funzionale implementati per la prima volta in quell’”edificio pilota” che (come meglio vediamo sotto) è la scuola di Tramutola. «Dopo aver eliminato tutti i locali in fitto - dice il presidente Guarino - ci siamo posti l’obiettivo di lasciare una rete di edifici scolastici più funzionale ed efficiente e allora, quando ne abbiamo la possibilità, dobbiamo mirare ad interventi definitivi».
Così, al deflagrare della pandemia, l’istituto era in pena fase di realizzazione e l'ingegner Enrico Spera, che vi stava lavorando, ha colto l’occasione per prevedere tutti gli accorgimenti per renderlo efficiente e sicuro anche sotto questo aspetto. Il problema principale è quello della circolazione dell’aria. Normalmente gli istituti, per non disperdere calore, prevedono un riciclo dell’aria interna a cui viene aggiunta una percentuale di aria esterna per “rinnovarla”. Una criticità, in chiave pandemia, perché se l’aria presente in una classe poi circola in un altra, la eventuale presenza di un infetto diventa fonte di contagio per tutto l’Istituto.
Così per il nuovo istituto è stata adottata una nuova tecnologia che prende spunto dalle sale operatorie, ma in un’ottica ribaltata. Se, infatti, le sale operatore sono sovra-pressurizzate in modo tale che la pressione più forte eviti l’ingresso di aria (e quanto l’aria trasporta) dall’esterno spingendo l’aria esterna fuori, le aule del nuovo padiglione del liceo saranno sotto-pressurizzate. In questo modo l’aria interna non uscirà verso i corridoi e sarà espulsa direttamente all’esterno con un sistema di ricambio d’aria che provvederà al recupero del solo calore. In questo modo non solo l’aria respirata da un positivo non sarà riciclata in altri ambenti, ma sarà continuamente soggetta a ricambio minimizzando gli effetti nella classe stessa.
Altri accorgimenti di salute saranno la previsione di vernici catalitiche per la pitturazione dei muri, che saranno in grado di bloccare gli eventuali agenti patogeni, la realizzazione di risvolti sui muri che, eliminando angoli e battiscopa renderanno più agevole l’opera di sanificazione, e l’adozione delle più moderne tecnologie per gli impianti sanitari.
Una scuola all’avanguardia Ma il nuovo padiglione del Galilei sarà all’avanguardia anche su altri aspetti: una struttura elastica ed ecocompatibile (con la tecnica X-lam a pannelli di legno multistrato portanti) un’alta efficienza energetica che renderà i consumi molto prossimi allo zero, una piena accessibilità anche per chi è svantaggiato. Innovazioni sì, ma già viste nella “scuola pilota” di Moliterno. per l’anticovid, invece, il modello da seguire sarà quello del Galilei.