Il caso di Carbone
Sindaco e consiglieri «fantasma» nel Potentino: sono poliziotti, rischiano il posto
Nel piccolo comune otto agenti forestieri si sono candidati e, una volta eletti, hanno dato le dimissioni. Lo hanno fatto per l'aspettativa
«Nei confronti di otto appartenenti ai ruoli della Polizia di Stato è stato disposto l’avvio di un procedimento disciplinare che, per la gravità delle condotte che si prospettano, potrà configurare una sanzione superiore alla mera deplorazione, quale la sospensione o la destituzione dal servizio». Lo ha detto a Striscia la notizia il sottosegretario all’Interno, Achille Variati, riguardo al caso del comune di Carbone (Potenza) dove alcuni poliziotti si erano candidati alle ultime amministrative per poi dimettersi una volta eletti.
«Il comportamento assunto, lo dico con estrema chiarezza, sentito anche il Capo della polizia - ha aggiunto Variati - è stato ritenuto deontologicamente non corretto. Questo ministero non esclude l’opportunità di rivedere la norma sull'aspettativa elettorale retribuita».
Sul caso del Comune di Posina (Vicenza), dove - come denunciato dal Tg satirico di Antonio Ricci - alcuni candidati della lista «L'Altra Italia» hanno dichiarato di essere stati inseriti nella lista a loro insaputa con la falsificazione delle firme, il sottosegretario Variati ha affermato: «Le vicende della lista L’Altra Italia, ora all’attenzione della procura della Repubblica di Vicenza, hanno determinato un vulnus alla rappresentanza della comunità di Posina di una unità in seno al suo consiglio: per me è un danno grave e un vero oltraggio ai cittadini di Posina».
L’inchiesta «Candidopoli» di Striscia la notizia è approdata anche in Parlamento con un’interpellanza indirizzata al Ministro dell’Interno e al Ministro per la Pubblica Amministrazione, presentata dai deputati di Forza Italia Pierantonio Zanettin e Mariastella Gelmini.