Il vademecum
Elezioni comunali in Puglia e Basilicata, ecco la nostra guida al voto
Domenica 14 maggio e lunedì 15 i cittadini pugliesi e lucani tornano alle urne. Tutto ciò che c'è da sapere
13 Maggio 2023

Sono 793 i comuni italiani – dei quali 51 quelli pugliesi - chiamati a rinnovare sindaco e consiglio comunale, nel turno amministrativo di metà maggio, pari a circa il 10% del totale nazionale.
QUANDO SI VOTA
Si voterà domani, domenica 14 e lunedì 15 maggio, ma con orari differenti ovvero domani si voterà dalle 7 alle 23 mentre il 15 dalle 7 alle 15. Nei comuni dove sarà necessario il turno di ballottaggio, si voterà a distanza di due settimane cioé domenica 28 e lunedì 29, con gli stessi orari e cioè dalle 7 alle 23 il 28 e dalle 7 alle 15 il 29. La scheda consegnata sarà azzurra.
COSA SERVE PER VOTARE
Fondamentali per votare sono l’esibizione di un documento di riconoscimento valido (carta di identità o cie, patente, passaporto, tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale Ufficiali in congedo d’Italia, purché convalidata da un comando militare) e la tessera elettorale.
LA TESSERA ELETTORALE
Gli elettori sono invitati a controllare di non averla smarrita e che ci sia almeno uno spazio per l’apposizione del timbro che comprovi l’avvenuto passaggio al seggio. In caso di smarrimento oppure di completamento degli spazi disponibili, ci si può rivolgere all’Ufficio elettorale del Comune nelle cui liste elettorali si è iscritti. Nel caso in cui resti solo uno spazio, questo potrà essere usato per il primo turno ma, in caso di ballottaggio, sarà necessario recarsi all’Ufficio elettorale del Comune nelle cui liste elettorali si è iscritti per chiedere una nuova tessera.
DIFFERENZE TRA LE MODALITÀ DI VOTO
Le modalità di voto cambiano in base al numero di residenti in ciascun comune chiamato al voto. L’attuale legge elettorale per le elezioni amministrative, stabilita dal Testo unico degli Enti locali del 2000 e successive modifiche, prevede, infatti, due diverse modalità di voto, in base alla popolazione del comune interessato: una per le città al di sotto dei 15mila abitanti, dove si applica il turno unico, e una per quelle con più di 15mila abitanti, dove invece è prevista la possibilità di ballottaggio.
COME SI VOTA NEI COMUNI FINO A 15MILA ABITANTI
Nei comuni con popolazione fino a 15mila abitanti, l’elezione si svolge in un unico turno ovvero non si va al ballottaggio (a meno che i candidati sindaco non prendano l’identico numero di voti). Il candidato sindaco che ottiene più voti, anche se non raggiunge il 50% più uno del totale, viene eletto. Si vota mettendo una X sul nome (già stampato) di un candidato sindaco (solo la X, altri segni non verranno accettati e la scheda risulterà nulla). Si può anche mettere una X per una lista collegata a quel candidato (il simbolo sarà stampato accanto al nome). Nel caso in cui si metta solo la X sul simbolo della lista, il voto andrà automaticamente al candidato sindaco collegato a quella lista. Attenzione: non si può fare il voto disgiunto ovvero votare un candidato sindaco di una coalizione e una lista di un’altra coalizione. In quel caso il voto è nullo.
COME SI VOTA NEI COMUNI CON PIÙ DI 15MILA ABITANTI
Nei comuni con popolazione con più di quindicimila abitanti, viene eletto al primo turno il candidato sindaco che prenda almeno il 50% più uno delle preferenze. Se nessuno dovesse farcela, i due candidati maggiormente suffragati vanno al secondo turno, il cosiddetto ballottaggio, a due settimane esatte dal voto. Si vota mettendo una X sul nome (già stampato) di un candidato sindaco (solo la X, altri segni non verranno accettati e la scheda risulterà nulla). Si può anche mettere una X per una lista collegata a quel candidato (il simbolo sarà stampato accanto al nome). Nel caso in cui si metta solo la X sul simbolo della lista, il voto andrà automaticamente al candidato sindaco collegato a quella lista. Attenzione: si può fare il voto disgiunto ovvero votare un candidato sindaco di una coalizione e una lista di un’altra coalizione. In quel caso il voto è valido.
COME SI ESPRIMONO LE PREFERENZE
Nei comuni con meno di 5mila abitanti, si può esprimere una sola preferenza per il consiglio comunale; nei comuni da 5mila a 15mila abitanti si possono esprimere due preferenze per il consiglio comunale, all’interno della stessa lista obbligatoriamente a sostegno del candidato sindaco scelto; nei comuni con più di 15mila abitanti si possono esprimere due preferenze per il consiglio comunale, all’interno della stessa lista anche se non è a sostegno del candidato sindaco scelto. La preferenza si esprime scrivendo il cognome del candidato scelto.
LA DOPPIA PREFERENZA
Non è obbligatorio esprimere la doppia preferenza ma, se si decide di farlo, il secondo nome deve essere dell’altro sesso rispetto al primo (non sono accettati due uomini o due donne). In ogni caso, le due preferenze devono sempre essere all’interno della stessa lista, pena l’annullamento del voto.
FAQ E DOMANDE UTILI
La scheda sarà azzurra. E c’è il divieto (con sanzioni) di introdurre il telefono cellulare.
In quanti giorni si vota?
In due giornate: domani, domenica 14 maggio, dalle 7 alle 23 e lunedì 15, dalle 7 alle 15. Se, scocca l’ora di chiusura dei seggi, ma si è ancora in fila per votare, si potrà ugualmente accedere in cabina.
Quante schede elettorali mi consegneranno?
Ciascun elettore riceverà una sola scheda elettorale, di colore azzurro.
Si può̀ accedere nella cabina elettorale con il telefono cellulare?
No. Il telefono cellulare dev’essere consegnato ai componenti del seggio prima di entrare nella cabina elettorale. Sono previste sanzioni per coloro i quali non si attengono a tale disposizione.
Cosa succede se, faccio un qualunque altro segno sulla scheda, oltre alla X?
La scheda viene annullata.
Nel caso in cui l’elettore si renda conto di avere sbagliato, può̀ sostituire la scheda e ripetere la votazione?
Sì, secondo la più̀ recente giurisprudenza, l’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può̀ chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le «schede deteriorate».
Cosa può fare l’elettore se perde la tessera elettorale
Cosa succede se ho smarrito oppure ho esaurito gli spazi della tessera elettorale?
Basta rivolgersi all’Ufficio elettorale del Comune nelle cui liste si è iscritti per richiedere tutte le indicazioni necessarie per ottenere la nuova tessera.
Cosa succede se ho smarrito oppure ho esaurito gli spazi della tessera elettorale ma me ne accorgo il giorno del voto?
Gli Uffici elettorali resteranno aperti anche nei giorni del voto, quindi basterà ugualmente rivolgersi a quello del Comune nelle cui liste si è iscritti per richiedere tutte le indicazioni necessarie per ottenere la nuova tessera. È comunque buona norma controllare per tempo gli spazi della tessera elettorale.
È possibile votare in una sezione elettorale del proprio comune di residenza diversa da quella nella quale si è iscritti come elettori?
Il diritto di voto deve essere esercitato nella sezione elettorale del comune di residenza nella quale si è iscritti come elettori. Occorre tuttavia osservare che, in considerazione delle funzioni che sono chiamati a svolgere, è previsto che i componenti del seggio, i rappresentanti delle liste dei candidati e gli ufficiali ed agenti della Forza pubblica in servizio di ordine pubblico votino, previa esibizione del certificato di iscrizione nelle liste elettorali del comune, nella sezione nella quale esercitano il loro ufficio.
Per chi lavora in Italia in un comune diverso da quello di residenza è possibile votare in quel comune per le elezioni amministrative?
No, non è possibile.
IN PUGLIA SONO 51 I COMUNI CHE CAMBIANO IL SINDACO
I comuni pugliesi chiamati al voto nel turno del domani e lunedì sono 51, pari al 19,8% del totale ovvero 257. Di questi 51 comuni, solo 36 sono arrivati alla scadenza naturale del mandato: negli altri casi, il consiglio comunale è stato sciolto o il sindaco si è dimesso, anche se, come nel caso di Altamura, in provincia di Bari, nonostante le dimissioni del sindaco Rosa Melodia di qualche mese fa, si sarebbe andati in ogni caso al voto, per scadenza naturale del mandato. C’è un solo capoluogo, Brindisi (più di 83mila residenti), mentre, tra gli altri 50 comuni il più grande è Altamura con quasi 70mila residenti; il più piccolo è Faeto con 600 abitanti. I comuni con più di 15mila abitanti sono 13, pari al 25,5%, mentre quelli con meno sono 38 e cioè il 74,5%. I comuni dove si voterà sono così suddivisi: 9 nella Città metropolitana di Bari, 2 nella Bat, 8 nella provincia di Taranto, 13 in quella di Lecce, 11 nel Foggiano e 8 nel Brindisino.
Nella Città metropolitana di Bari si voterà ad Acquaviva, Altamura, Casamassima, Mola, Monopoli, Noci, Poggiorsini, Toritto e Valenzano, nella Bat, invece, andranno al voto Bisceglie e Margherita di Savoia.
Nel Brindisino si voterà, oltre che nel capoluogo, a Francavilla Fontana, Carovigno, Oria, Ostuni, San Donaci, San Pietro Vernotico e Torre Santa Susanna. Nel Foggiano alle urne i cittadini di Arzano, Ascoli Satriano, Bovino, Carapelle, Castelluccio Valmaggiore, Faeto, Peschici, Pietramontecorvino, San Marco, San Paolo di Civitate e Vico del Gargano.
La provincia di Lecce è quella con il maggior numero di comuni chiamati al voto vale a dire Alezio, Giurdignano, Montesano Salentino, Otranto, Salve, San Donato di Lecce, Sannicola, Santa Cesarea Terme, Spongano, Squinzano, Surbo, Veglie e Vernole.
Otto, infine, i comuni del Tarantino che sono Castellaneta, Crispiano, Lizzano, Monteiasi, Palagianello, Pulsano, Roccaforzata e San Marzano di San Giuseppe.