Dl Semplificazioni

Potenza, «Sosta e bici? Noi anticipiamo i tempi»

Giovanna Laguardia

Il sindaco Guarente sulle novità introdotte

POTENZA -  Molti dei contenuti che riguardano il codice della strada all’interno del decreto Semplificazioni in via di conversione tra Camera e Senato e che tanto stanno facendo discutere l’Italia in questi giorni non sono delle novità assolute per la città di Potenza. Lo sottolinea il sindaco Mario Guarente commentando alcuni dei contenuti più discussi. In primis l’accertamento delle infrazioni sulla sosta da parte di dipendenti comunali e delle municipalizzate. Infatti a Potenza, fa notare il primo cittadino del capoluogo lucano, queste mansioni nella Ztl e negli altri parcheggi a pagamento sono in capo all’Acta già da tempo.

Anche per quanto riguarda l’uso della bici in città e la convivenza della mobilità soft con quella tradizionale, Guarente sottolinea di aver avviato il discorso già dal suo insediamento, avvenuto circa un anno fa. «Stiamo ancora approfondendo - spiega alla Gazzetta - tutti i contenuti del decreto Semplificazioni, ma è sotto gli occhi di tutti come il mondo intero ormai si stia mobilitando sul futuro della mobilità sostenibile all’interno delle città ed in particolare sulle piste ciclabili. Cambiare il limite di velocità su alcune strade, portandolo a trenta chilometri orari è un buon metodo per permettere la convivenza di auto e biciclette. Come amministrazione comunale noi stiamo facendo una riflessione con gli uffici preposti e stiamo già redigendo un progetto di piste in tutta la città, grazie anche al prezioso aiuto dell’associazione Ciclostile».

Quello che è allo studio dell’amministrazione comunale potentina è un vero e proprio sistema integrato, definito anche «ciclopolitana», che ha l’obiettivo di favorire la mobilità dolce anche in una città dall’orografia aspra come Potenza. Riguardo ad uno degli argomenti più discussi, ovvero la possibilità prevista dal decreto che le bici procedano contromano indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, dalla presenza e dalla posizione di aree per la sosta veicolare e dalla massa dei veicoli autorizzati al transito nelle strade urbane con limite massimo di 30 chilometri orari, Guarente ha assicurato che nel sistema allo studio della città di Potenza «dove possibile si è cercato di mantenere il senso di marcia».
Anche la possibilità di installare gli autovelox nelle strade di quartiere è un tema che si intreccia a quello della mobilità sostenibile. Secondo Guarente, infatti «per fare in modo che il limite dei 30 chilometri orari venga rispettato non basta solo la segnaletica. Una soluzione può essere quella di ricorrere all’installazione degli autovelox.

Attualmente il codice della strada prevede di poterli installare solo su strade dove il limite è di settanta chilometri orari. A Potenza oggi ne abbiamo installati e in funzione due, uno in città, sulla fondovalle dell’Unicef, ed uno in ambito extraurbano, sulla Potenza-Melfi in territorio di Potenza. Ho però potuto constatare personalmente che in altre città, ad esempio nella zona del Chianti, alcune amministrazioni hanno installato gli autovelox in strade dove c’è il limite di trenta chilometri orari e autovelox e si è avuto un notevole beneficio per la convivenza fra traffico veicolare e ciclopedonalità».

Da parte del Comune di Potenza, specifica il sindaco, è in corso un ragionamento anche su questo, mentre si analizzano le possibili conseguenze che la definitiva approvazione del decreto Semplificazioni potrebbe avere sul codice della strada. Ma quali sono, chiediamo, le zone papabili per la installazione di autovelox cittadini? «Penso ad alcune strade - spiega Guarente - dove gli automobilisti sono più portati ad esagerare con la velocità e dove si sono già verificati incidenti, come via Ciccotti, via Lazio, via Roma nel tratto che da piazza Bologna va verso la fondovalle, ma anche via Parigi e il Serpentone. L’installazione di autovelox potrebbe essere utile per regolare il traffico anche perché oggi è più difficile installare altri tipi di regolatori. penso ad esempio ai rallentatori che sono regolamentati in maniera tale da non poter essere utilizzati in ogni situazione e anche quando è possibile ci sono delle limitazioni».

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