Monitoraggio
Potenza, accetta di sottoporsi all’indagine sierologica ma la telefonata non gli arriva
Avvisati con sms della convocazione, ma poi nessuno squillo
POTENZA - È stato contattato via sms per partecipare all’indagine sierologica nazionale, ma poi la chiamata per fare il prelievo non è arrivata. A raccontarlo su facebook un potentino che, stando almeno al messaggio, fa parte del campione di 150 mila italiani selezionati dall’Istat per sottoporsi allo screening voluto dal ministero della Salute allo scopo di capire quante persone sono entrate in contatto con il coronavirus magari senza sintomi.
Pare che il caso non sia isolato. Fioccano altre segnalazioni analoghe. In pratica c’è chi ha ricevuto un sms con cui veniva informato che sarebbe stato a breve contattato. «L’intestatario di questo numero sarà contattato da 065510- Croce Rossa- per l’indagine sierologica nazionale sul covid 19». Questo il testo del messaggio che hanno ricevuto i cittadini. Uno di loro scrive sui social: «Selezionato ma mai contattato».
Secondo quanto raccontato da lui stesso anche altri, avrebbero vissuto la stessa esperienza. «Ma comunicativamente parlando - continua sempre sui social l’uomo di Potenza – passa il messaggio di 340 persone su 884 ad aver aderito all’indagine sierologica sul covid 19» che si è svolta nello scorso fine settimana nel capoluogo di regione. La Croce rossa ammette qualche problema di comunicazione con alcune delle persone selezionate come parte del campione. «A causa di questi problemi l’indagine non si chiuderà il 12 giugno come previsto in un primo momento - spiega Antonello Capodiferro, vicario della Croce rossa di Basilicata - ma andrà avanti ancora per qualche giorno proprio per permettere di richiamare chi è stato contattato, ma poi non ha ricevuto la chiamata finale per andare nel posto dove fare il prelievo». Sono in tutto 7. 512 i lucani selezionati per partecipare al test sierologico. Di questi quasi tutti sono stati contattati, ma soltanto il 45 per cento ha acconsentito di fare il prelievo.
Secondo la Croce rossa il 7 per cento corrisponde al numero dei contatti che hanno negato il proprio assenso, mentre sono tanti coloro che semplicemente non hanno risposto alla chiamata. Oggi i test saranno eseguiti a Rotonda, Trecchina, Montalbano e Salandra. Mercoledì, invece, toccherà a Maratea, Brienza, Pomarico e Policoro. In quest’ultimo comune lo screening proseguirà anche giovedì 11. L’ultimo dei 71 comuni lucani (51 in provincia di Potenza e 20 in quella di Matera) in cui è stato previsto il test è Scanzano, dove però ancora non è stata fissata la data per cominciare i prelievi. In realtà l’indagine epidemiologica non si chiuderà con Scanzano perché, come ha detto anche il presidente vicario della Croce rossa, occorrerà richiamare le persone che dopo essere contattate via sms, a causa di qualche disguido, non sono state chiamate per fissare l’appuntamento per fare il prelievo. Saranno ricontattati anche coloro che non hanno risposto alla chiamata. I campioni di sangue prelevati vengono portati al laboratorio del San Carlo che è il centro di riferimento regionale. A fine campagna tutti i test verranno inviati allo Spallanzani dove saranno conservati per cinque anni.