verso l'anno nuovo
Capodanno Potenza, Amadeus si racconta: «Dopo il countdown un bacio dietro le quinte a mia moglie e mio figlio»
I segreti dell'ultima notte dell'anno: tutto il cast con la carrellata di big e talenti lucani
Potenza è sotto una coltre bianca. Sono circa le 21 quando Amadeus, la moglie Giovanna e il piccolo Josè Alberto arrivano da Cibò, dove li aspetta «Peppone» Calabrese. Tutto lo staff di Rai 1 si è dato appuntamento lì. Ormai «L’Anno che verrà» è alle porte e tra i sapori lucani si definiscono gli ultimi dettagli. Dal prosciutto alla mozzarella, dalla focaccia allo spaghettone con mandarino e baccalà, per finire con calzoncelli e scarpedde. È proprio Amadeus il protagonista di «Aspettando il 2020» la rubrica della Gazzetta che ha accompagnato all’evento di Rai 1.
Un ricordo di Amadeus legato al Capodanno?
«Ho quasi sempre lavorato a Capodanno. Facendo il dj da ragazzo ovviamente andavo in discoteca, avevo 17 anni e organizzavo le feste per gli amici. Poi più avanti diventato da disk jockey l’ho fatto per professione. Quindi, il Capodanno ho quasi sempre lavorato. Da bambino si trascorreva a casa, in famiglia, però i ricordi che ho del Capodanno sono quasi esclusivamente legati a un lavoro in discoteca, con gli amici o adesso con la Rai. Quando mi è capitato di avere qualche capodanno libero, invece, sono andato al caldo».
Mete preferite?
«Le classiche: dalle Mauritius o piuttosto dall’altra parte del mondo. Se non si è in Italia, meglio andare in luoghi caldi. Natale lo trovo più tradizionale, mentre Capodanno è di festa e di divertimento magari in posti caldi».
Il sapore del Capodanno?
«Le lenticchie. Io sono un tradizionalista. A Capodanno si mangiano le lenticchie e io le devo mangiare. Poi mi dispiace che mi piacciono, e vorrei mangiarle anche durante l’anno, ma è come il panettone o il pandoro li devi mangiare solo a Natale, a me piacerebbe mangiarle anche a ottobre. Però per tradizione il sapore è quello ovviamente di quando sei ragazzino e devi mangiare le lenticchie; i miei genitori sono siciliani e dicevano le lenticchie portano piccioli, cioè portano soldi».
Catapultato per 5 anni in Basilicata una terra che ha scoperto o conosceva?
«No l’ho scoperta, non la conoscevo. Ai tempi della radio quando facevo il dj ricordo di essere venuto non a Capodanno, ma durante l’anno per fare qualche serata in Basilicata. Ma si arrivava la sera per lavorare in discoteca, poche ore trascorse in albergo la notte e poi la mattina ripartire per prendere un volo per tornare a Milano. Quindi in realtà la mia conoscenza della Basilicata era limitata a poche ore. Grazie al Capodanno di Rai 1, invece, in questi 5 anni, ho fatto anche un po’ di turismo. Mi piace arrivare 4 giorni prima e godermi il paesaggio, il cibo e tutto quello che mi ha mostrato la Basilicata».
E tra i momenti vissuti in questi giorni una piccola cena di famiglia da Peppone.
«Si va in giro, è anche una vacanza, è bello perché poi si scoprono luoghi sapori persone che evidentemente senza il Capodanno non avrei conosciuto. Questo è il bello del Capodanno».
Un sogno impossibile, chi è l’idolo che avrebbe voluto sul palco di Potenza?
«Quelli che desideravo avere sono arrivati. Il Capodanno di Rai 1 è per le famiglie, molto pop da Al Bano a Romina, la copia più amata in assoluto, a Malgioglio, The Kolors, Rocco Hunt, Elettra Lamborghini e tutti gli altri. Deve abbracciare tanti gusti e tante età».
Un augurio speciale?
«A tutti. Gli auguri si fanno a tutti quanti. Innanzitutto, di tanta salute che è sempre la cosa più importante e che ognuno possa realizzare nell’anno nuovo almeno un desiderio tra i tanti che ognuno di noi ha. Già realizzarne uno all’anno non è male».
Un piccolo segreto dietro le quinte?
«Quando faccio il countdown, esplodono i fuochi d’artificio ed è mezzanotte, nella confusione io scappo per dieci secondi e vado dietro le quinte a fare gli auguri a mia moglie e mio figlio, ma non se ne accorge nessuno. C’è una tale confusione sul palco che anche se mi assento per 15 secondi non se ne accorge nessuno».
Cosa si porta di Potenza dopo questi 5 anni?
«La neve, ogni volta che vengo a Potenza trovo la neve, non la dimenticherò mai, ma come dicono gli abitanti di Potenza: «La riscaldiamo noi e devo dire che l’accoglienza di Potenza è davvero molto calorosa».
UNA CARRELLATA DI BIG E TALENTI LUCANI - «L’Anno che verrà» a Potenza. Prove tecniche di trasmissione, ieri, in una piazza Mario Pagano che dalle 15 ha cominciato lentamente a riempirsi, tra i fiocchi di neve che continuavano lentamente a cadere, i tecnici impegnati a pulire il palco e il timido calore di pochi fan aumentati con il calar della sera, quando le transenne si sono aperte e il pubblico è arrivato sotto il palco e invaso tutta la piazza e via Pretoria, per applaudire i vip impegnati a «riscaldare la voce».
Da Cattaneo ad Al Bano e Romina che hanno trascinato la piazza della vigilia con un improvvisato «Volare nel blu felici di stare a Potenza con voi», fino agli Stadio con Gaetano Curreri e il suo omaggio all’amico Lucio Dalla con «L’Anno che verrà», il brano con cui si aprirà stasera lo show di San Silvestro. Ma questa volta, come dicono le previsioni, senza neve. Poi Arisa che ha dialogato con il pubblico duettando con le sue canzoni, per passare il testimone a Riccardo Fogli e alle sue «Storie di tutti i giorni», Fausto Leali in una piazza gremita dove alla neve è subentrato il gelo che non ha frenato l’entusiasmo e il coinvolgimento. E poi tanti altri big che si sono susseguiti sul palco fino a sera.
Nevicava, anche, ieri mattina, mentre nella splendida cornice del teatro Stabile, dal Salone degli Specchi che domina la piazza, la Rai presentava alla stampa l’evento. All’incontro, moderato del direttore dell’Ufficio Stampa della Giunta regionale Massimo Calenda, hanno partecipato oltre al presidente della Regione Vito Bardi, il sindaco di Potenza Mario Guarente, il conduttore Amadeus, il capostruttura di Rai1 Angelo Mellone e il dirigente di RaiCom Pietro Grignani. Sarà «una grande festa, dal ritmo radiofonico», con la regia di Maurizio Pagnussat, trasmessa in diretta da Potenza, con un meteo in netto miglioramento. Terminato il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, la “città delle cento scale”, con la sua storia e le sue tradizioni, ospiterà dalle 21, per oltre quattro ore, una kermesse che metterà assieme «grandi ospiti, sorprese e tanta musica».
«Dalla Basilicata, terra di paesaggi straordinari, inconsueti e magici, territorio che anno dopo anno conquista attenzione internazionale per la sua bellezza, il pubblico di Rai 1 sarà invitato a trascorrere il 31 dicembre all’insegna del divertimento, della serenità e dell’allegria». Musica, comicità e spettacolo nella tradizionale festa del Capodanno della rete ammiraglia (trasmessa anche in HD sul Canale 501) frutto della collaborazione con la Regione Basilicata e il Comune di Potenza.
Dal Presidente Bardi che ha sottolineato l’importanza di un evento «che ci inorgoglisce e che proietterà la Regione su tutto il territorio nazionale», al sindaco Mario Guarente che ha ricordato «la vivacità e il fermento del capoluogo. Continuate a pensare che Potenza sia casa vostra e siete sempre graditi ospiti». «Una regione che è piccola ma dove c’è tutto: montagna, mare, cultura, ospitalità - ha ricordato Amadeus -. In questi anni abbiamo cercato di far conoscere a tutti la Basilicata, una regione dove abbiamo avuto anche un record di ascolti: il 99,9 per cento».
«Qui - ha aggiunto Mellone - non possiamo dire di essere a casa, ma a casa di amici. E come tutti gli anni abbiamo voluto raccontare la Lucania anche con la musica ospitando più di 20 artisti e gruppi locali che hanno avuto una vetrina importante, un proscenio dove esibirsi».
«Per utilizzare una metafora calcistica, mi sento come un regista a cui piace smistare tanti palloni. E quando si fa gol è una gioia per tutti». Così, Amadeus presentando il cast del suo quinto Capodanno dalla Basilicata. «Una terra meravigliosa - ha aggiunto Grignani - e noi ne siamo testimoni e non solo perché la gente è gentile e accogliente».
Un palco per i nuovi talenti e per i big più amati e popolari, ma anche un evento che introduce Amadeus in un anno importantissimo, il 2020, quello di Sanremo. «Di carattere non sono ansioso. Sanremo? Sono tranquillissimo. Ovviamente il pomeriggio del 4 febbraio (prima serata del Festival) un po’ di ansia l’avrò anche io. L’avrò anche a Potenza, ma quando sali sul palco la gioia la supera».
Nessuna anticipazione su Sanremo, ma solo un ricordo e un rammarico. «Oggi che faccio veramente Sanremo avrei voluto il vostro Mango. Un cantante che ho avuto la fortuna di conoscere da speaker televisivo. Ha raccolto molto meno di quanto meritasse. Purtroppo te ne accorgi solo quando non c’è più. Aveva una grande sensibilità e umanità».
Ma sul palco di Capodanno non mancherà un omaggio al cantante di Lagonegro. Sarà proprio la lucana Rosmy a interpretare un classico di Mango «La Rondine».
Ecco i protagonisti de «L’anno che verrà». Saliranno sul palco gli Al Bano e Romina, Gigi D’Alessio, Cristiano Malgioglio, Stadio, Arisa, Benji & Fede, Elettra Lamborghini, Marco Masini, gli 8 Finalisti di Sanremo Giovani, Antonella Ruggiero, The Kolors, Riccardo Fogli, Rocco Hunt, Fausto Leali, Alberto Urso, Ivan Cattaneo, Orietta Berti, Paolo Vallesi. L’Orchestra di 30 elementi diretta dal Maestro Stefano Palatresi. Il Corpo di ballo di 30 elementi coreografo Fabrizio Mainini.
Carolina Rey, sarà invece la «speciale» guida turistica de L’Anno che Verrà, inviata in tante sorprendenti località tutte da scoprire della Basilicata e introdurrà sul palco i gruppi lucani. Anche in questa edizione dal palco de «L’Anno che Verrà» si esibiranno gruppi musicali di eccellenza lucani e quest’anno sarà la volta di Rosmy, dei “Musicamanovella”, degli “Accipiter”, dei “Sesto Mantra”, di Gianni Basilio e di OloHoma (Rocco Velucci).