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Basilicata, Bardi prende tempo: giunta dopo i 10 giorni

 
Piero Miolla

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Piero Miolla

Basilicata ancora senza consiglio e giunta: si aspetta proclamazione

Termine non perentorio, e i ponti festivi hanno rallentato l’attività

Mercoledì 24 Aprile 2019, 10:57

POTENZA - «Potrei anche prendermi qualche giorno in più: il termine di 10 giorni, che scade il 26 aprile, non è perentorio ma ordinatorio e, tenuto conto delle festività, la nuova giunta potrebbe essere pronta tra qualche giorno». Così il governatore, Vito Bardi, ha di fatto annunciato che il primo esecutivo lucano di centrodestra non dovrebbe vedere la luce entro dopodomani, ma, verosimilmente, entro fine mese. Bardi, inoltre, ha chiarito che nella composizione di quel vero e proprio puzzle che darà vita alla sua giunta, «non ci sono difficoltà: stiamo lavorando con serenità e proficua collaborazione da parte di tutte le forze politiche della coalizione». Saranno effettivamente tre gli assessorati per la Lega? «Al momento non mi va di dare numeri. Non potrò, però, non tenere conto del risultato politico delle elezioni». Pur senza sbilanciarsi, dunque, il governatore ha ammesso che il partito di Salvini potrebbe essere accontentato. Il vero nodo, forse, è rappresentato dalla richiesta di Forza Italia, che di assessorati ne avrebbe chiesti almeno due. È vero, o si tratta di una notizia falsa? «Ripeto, non è il momento di dare i numeri», ha aggiunto Bardi di fatto trincerandosi dietro un silenzio diplomatico. Alla domanda se la Lega, al di là dei numeri, avrà la delega all’Agricoltura, invece, Bardi ha precisato che «non sono stati affrontati questi temi: non abbiamo parlato delle deleghe». Insomma, niente numeri e neanche indicazioni sulle deleghe. Pretattica? Prudenza dovuta alle difficoltà nella composizione dell’esecutivo? Di sicuro Bardi sta lavorando e ascoltando i rappresentanti dei partiti della coalizione. A tal proposito, ha precisato di non aver «sentito né incontrato Berlusconi, Salvini e la Meloni: preferisco interfacciarmi con chi ha compiti di rappresentanza in Basilicata». Come dire che la giunta è una faccenda tutta lucana. Almeno per il momento. Qualora le difficoltà dovessero aumentare, però, è facile pensare che i livelli romani possano (anzi, debbano) intervenire direttamente.

Il nuovo “primo cittadino” di Basilicata ha inoltre smentito l’ipotesi della giunta tecnica. «Preferirei avere assessori politici: quando le ho detto che dobbiamo tener conto del risultato politico mi riferivo anche a questo». Precisazione che è sembrata, però, quasi essere una speranza: come a dire che l’ipotesi dei tecnici è una sorta di “piano B”, da giocare solo nel caso che non si riesca a trovare la quadra. Voci, ipotesi, rumors. Tutto questo si alimenta giorno dopo giorno e, in parte, viene smentito dallo stesso Bardi. Il quale, con il suo aplomb quasi anglosassone fa trapelare tranquillità e laboriosità, ma mai affanno e difficoltà. Frattanto, ferme restando le richieste della Lega (tre assessori, la vice presidenza della Giunta e la delega all’agricoltura), resta sempre in piedi l’ipotesi dell’ex sindaco di Policoro (il consigliere proporzionalmente più suffragato in regione), il forzista Rocco Leone, quale assessore alla Sanità. Nel partito “azzurro”, però, la novità è il derby con Franco Cupparo, attuale sindaco di Francavilla in Sinni, il quale, come Leone, starebbe adoperandosi per diventare assessore. Negli altri partiti, invece, tutto tace: se in Fdi potrebbe esserci un derby tra Cosimo Latronico e Gianni Rosa, nella lista del presidente resta in piedi l’ipotesi di Piero Quarto (ex presidente Coldiretti) quale assessore all’agricoltura (sempre che la Lega non si veda accontentata nella sua richiesta). E Idea, la lista capeggiata da Nicola Benedetto? È ovviamente in corsa per una delega, che potrebbe anche essere quella con la quale coprire la “quota rosa”. Ma, tra il dire e il fare, c’è di mezzo Bardi. E, soprattutto, gli altri partiti. Almeno per pochi altri giorni.

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