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Furto sacrilego nella chiesa, rubato l’oro della Madonna

 
Pino Perciante

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Pino Perciante

Furto sacrilego nella chiesa, rubato l’oro della Madonna

Scomparsi fedi, collane e monili per 4 chili. Valore circa 100 mila euro

Domenica 15 Luglio 2018, 10:51

NEMOLI - Furto sacrilego a Nemoli. Rubato l’oro della Madonna delle Grazie, tradizionalmente esposto sul manto della statua durante la processione della festa patronale che si tiene ogni anno il 2 luglio.

Il «colpo» è stato messo a segno giovedì scorso, ma non è chiaro se sia avvenuto nel pomeriggio, approfittando della momentanea assenza del parroco, oppure in nottata mentre il prete stava dormendo.

Ciò che è certo invece, è che è stato scoperto nel pomeriggio di venerdì prima di celebrare la messa vespertina. L’allarme dato dal prete ha fatto scattare le indagini dei carabinieri. I ladri hanno reciso la zanzariera di una porta esterna entrando nella casa canonica, e da qui si sono poi introdotti nella sagrestia della chiesa di Santa Maria delle Grazie.

La casa canonica, infatti, si trova nella struttura della chiesa, proprio al centro del paese. I ladri hanno avuto strada facile per entrare nella sagrestia, visto che le chiavi erano state dimenticate nella serratura. Anche la cassaforte che conteneva i gioielli (donati nel tempo dai fedeli e devoti per le grazie ricevute) non è stata forzata, ma aperta con le chiavi che si trovavano custodite in un mobiletto accanto.

Questo farebbe pensare che il «colpo» è stato messo a segno da qualcuno che sapeva. Si parla di quattro chili di oro tra collane, medaglie, anelli, bracciali ed altro. Oggetti di inestimabile valore, pegno di devozione di tanti nemolesi. Secondo un calcolo approssimativo il valore sarebbe ingente, anche perché si tratta per lo più di oro antico. Il bottino potrebbe superare i 100 mila euro, ma avere un dato preciso non è possibile. Molto scossa e colpita al cuore la comunità che aveva da pochi giorni festeggiato la sua Protettrice.

Sul posto sono intervenuti il luogotenente Antonio Bellusci, comandante della stazione dei carabinieri di Rivello e il tenente Gianluca Buda della Compagnia di Lagonegro, che hanno sentito il parroco don Maurizo Giacoia, molto provato e scosso per l’accaduto. Il valore economico dei gioielli trafugati dai ladri è ingente, quanto quello culturale e devozionale in quanto il culto alla Patrona di Nemoli, la cui festa si celebra nel mese di luglio, è molto sentito nel paese e in tutto il comprensorio.

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