Laforgia (Leu): «Io fuori ma rimarremo in campo»
«È nato un movimento, non siamo gli anti Decaro»
Michele Laforgia, candidato di Leu nell’uninominale della Camera di Bari e nel listino proporzionale, ha ottenuto uno dei risultati più alti d’Italia per Leu, ma non è eletto (il seggio è scattato nel collegio salentino). «Il Rosatellum è una truffa - spiega l’avvocato alla Gazzetta - perché non dà i seggi a chi prende più voti».
Con il suo ingresso nelle liste di Leu, Laforgia ha dato vita ad un percorso che non è finito con il 4 marzo: «Non ci sciogliamo dopo le elezioni e non siamo il movimento anti-sindaco Decaro. In queste settimane abbiamo dato vita ad un movimento che ha avuto una risposta, soprattutto a Bari, molto ampia e qualificata». Il popolo della sinistra (e non solo) che si è ritrovato con Laforgia ha indicato delle priorità: «La prima emergenza? Bisogna riprendere una discussione sui grandi temi che manca da tempo. Dopo la democrazia discendente, alimentata dai leader, c’è una richiesta di partecipazione dal basso». L’insuccesso nazionale di Leu potrebbe indebolire anche l’esperienza barese? «Prenderemo una decisione collettiva su come dare seguito ad un progetto che ha raccolto quasi novemila voti». Intanto i consensi per Leu a Bari hanno un peso ulteriore: «Abbiamo intercettato un malcontento diffuso per le politiche di centrosinistra in Italia. In questo contesto hanno anche un peso le politiche locali. Il nostro contributo futuro sarà declinato riprendendo a “fare politica”, individuando battaglie e perseguendole collettivamente. La stagione effimera dei comitati elettorali ha desertificato il quadro barese. E il risultato rilevante della Lega ne è uno degli effetti». [michele de feudis]