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Le pagelle della prima serata

 
Franco Giuliano

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Franco Giuliano

Martedì 07 Febbraio 2017, 23:08

08 Febbraio 2017, 00:59

SANREMO - Ecco le pagelle della prima serata del 67/mo festival di Sanremo in ordine di apparizione:

GIUSY FERRERI - Fa Talmente Male: Giusy Ferreri ha il suo limite più grande proprio nella sua caratteristica più evidente: il timbro, quel cantato di gola che la rende subito riconoscibile ma le crea un rapporto complicato con l’intonazione e il controllo. Se, come stasera, si aggiunge l’emozione dell’Ariston, ne viene fuori una performance da dimenticare. 5

FABRIZIO MORO - Portami via: Fabrizio Moro punta molto sull'intensità, anche se stasera è andato un pò fuori registro. Il brano, che cita «La Cura» di Battiato, ha un testo interessante e un’atmosfera cantautoriale. 6

ELODIE - Tutta colpa mia: Elodie è giovanissima ma canta uno di quei brani che una volta si chiamavano «sanremesi». Compreso il testo che declina l’amore secondo i canoni più scontati. «Tutta colpa mia» sembra una canzone minore di Emma Marrone che è tra gli autori. 5

LUDOVICA COMELLO - Il cielo non mi basta: Anche la Comello rispetta una strana regola di questo festival in cui i giovani cantano pezzi tradizionali. Lei è un talento cresciuto alla scuola Disney ma questo non sembra proprio la canzone migliore per dimostrarlo. 5

FIORELLA MANNOIA - Che sia benedetta: E’ la presenza che nobilita il cast, un esempio di eleganza, intensità, personalità. Sicuramente una performance che segnerà questa edizione. 7,5

ALESSIO BERNABEI - Nel mezzo di un applauso: Per non correre rischi ripropone una formula molto simile a quella del brano dell’anno scorso che è uno dei pochi ad aver funzionato dopo il festival. Anche lui ha qualche problema con l’intonazione e il brano è di quelli che si tende a dimenticare. 5

TIZIANO FERRO - Un passaggio da autentica star. Prima con l'apertura della serata, dedicata a una bellissima cover di «Mi sono innamorato di te», doveroso omaggio a Luigi Tenco, a 50 anni dalla morte. Poi con due brani del suo nuovo album, "Potremmo ritornare» e «Il conforto», un duetto con Carmen Consoli che è uno spot per la musica italiana. 8

ALBANO - Di rose e di spine - Ormai la romanza travestita da canzone è praticamente inevitabile. E’ la quota ultra popolare del festival targato Conti. 5

SAMUEL - Vedrai:- E' uno dei pezzi più originali di questa edizione, un bell'esempio di pop contemporaneo che mette la musica del festival al passo coi tempi. 7

RON - L'ottava meraviglia: Ron è un veterano che gioca sul sicuro con una ballata orecchiabile che è comunque una garanzia di qualità. 6

CLEMENTINO - Ragazzi fuori: Da uno come lui ci si aspetta molto di più. Soprattutto se si parla di ragazzi e di strade. Clementino ha scelto di rimanere in superficie sia per i contenuti che per la musica come se sentisse l'obbligo di essere pop. 5

ERMAL META - Vietato Morire: E' il testo migliore di questa edizione, un'istantanea su una madre e un figlio picchiati dal padre in una cornice pop tutt'altro che banale. 7

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