BARI - Serve un provvedimento “azzeraburocrazia” che autorizzi allevatori e agricoltori a comprare direttamente tutto ciò che serve a garantire la continuità produttiva delle proprie aziende, gravemente danneggiate dalla straordinaria ondata di maltempo che ha trovato impreparata la Puglia, a fronte di un rimborso pubblico che va garantito attraverso strumenti che non possono essere il solo Fondo di solidarietà nazionale attivato con lo stato di calamità, dato che una prima timida stima del danno accertato nelle campagne dove è stato possibile entrare è superiore al momento ai 110 milioni di euro e il bilancio è tristemente destinato a salire.
“Abbiamo iniziato su tutti i territori una prima cauta stima dei danni – dice il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – e i numeri da capogiro del disastro registrato sono destinati a salire. Al momento è azzerata la produzione di clementine tardive. In provincia di Taranto ammontano ad oltre 30milioni di euro i danni sugli agrumi, clementine e arance irrimediabilmente rovinati dal gelo e il bilancio è solo provvisorio. Stesso discorso vale per i tendoni di uva da tavola abbattuti sotto il peso della neve e del ghiaccio, per cui le segnalazioni dei soci ci portano a stimare oltre 80milioni di euro di danno. Particolarmente delicata la situazione a carico del comparto zootecnico nelle province di Bari e Taranto, le cui ripercussioni si vedranno purtroppo anche nei prossimi mesi. Il danno ammonta al momento ad oltre 1 milione di euro perché gli animali hanno prodotto il 30% per cento in meno di latte a causa delle temperature rigide e parte del latte munto è stato buttato per colpa dell’impossibilità a consegnarlo ai raccoglitori”.
E’ tuttora impossibile quantificare – secondo Coldiretti Puglia - il danno sugli ortaggi, ancora coperti da neve o ghiaccio.
“Un danno così grave causato da una calamità così imprevedibile, per cui agricoltori e allevatori non avrebbero mai potuto adeguatamente assicurarsi - incalza ilDirettore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - va trattato con strumenti straordinari. I nostri agricoltori e allevatori hanno bisogno di ripartire immediatamente e per farlo hanno bisogno di certezze. Per questo abbiamo chiesto l’attivazione urgente della sottomisura 5.2 del PSR utile al ripristino del potenziale produttivo danneggiato, prevedendo la retroattività di 12 mesi del primo bando. La dichiarazione di stato di calamità naturale prevede, nel caso in cui le avversità atmosferiche incidano negativamente sulla produzione lorda vendibile annuale delle singole aziende agricole interessate, in misura non inferiore al 30% della produzione ordinaria, l’attivazione degli interventi contributivi e creditizi ex post del Fondo di solidarietà nazionale, purtroppo incapiente rispetto ad un danno di tale inusitata gravità”.
A TARANTO - In soli 8 giorni l’isolamento delle stalle in provincia di Taranto ha portato ad un danno stimato di 500mila euro, sia per il calo del 30% della produzione di latte per la sofferenza degli animali e per l’impossibilità a consegnare il latte munto ai raccoglitori per il blocco delle strade.
“I soci ci stanno segnalando situazioni di criticità mai vissute prima – denuncia il Presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo – che, oltre ad interessare le stalle a Mottola, Castellaneta, Ginosa, Laterza, Massafra, sono disastrosi per i comparti agrumicolo e dei vigneti di uva da tavola. Al momento ci sono stati segnalati oltre 350 ettari di vigneto atterrato sotto il peso di neve e ghiaccio con un prudenziale danno stimato per 80 milioni di euro. Gli agricoltori dovranno estirpare e smaltire il vecchio impianto improduttivo, preparare il terreno e realizzare un nuovo impianto completo. Tuttora incalcolabili le ripercussioni della morsa del gelo sugli ortaggi in pieno campo, andati in fumo e ancora coperti da neve e ghiaccio”.
“Altrettanto gravi i danni sugli agrumi – denuncia il Direttore di Coldiretti Taranto, Aldo De Sario - con l’azzeramento della produzione di clementine tardive. In provincia di Taranto ammontano ad oltre 30milioni di euro i danni sugli agrumi, clementine e arance irrimediabilmente rovinati dal gelo e il bilancio è solo provvisorio. Per attivare immediatamente tutti gli strumenti utili ad aiutare i nostri agricoltori e allevatori a riattivare le proprie attività aziendali, serve una fotografia puntuale e la rilevazione del danno certa. Per questo abbiamo attivato in ogni ufficio comunale di Coldiretti un servizio a disposizione delle aziende danneggiate che attraverso la compilazione di apposita modulistica possano richiedere l’immediata verifica del danno e richiedere gli interventi necessari”.