«Di fronte all'estendersi dell'allarme suirischi dei prodotti cinesi, - sostiene la Coldiretti - occorre estendere l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti per favorire i controlli, permettere l'immediato ritiro dal mercato dei prodotti eventualmente pericolosi e garantire così la sicurezza dei cittadini».
L'associazione dei coltivatori diretti precisa che «lo scandalo del latte contaminato da melamina è solo l'ultima conferma della presenza di gravi difficoltà da parte del gigante asiatico di adeguarsi alle norme di sicurezza alimentare a livello internazionale».
«Nel 2007 si è registrato un aumento del 27% delle morti per avvelenamento da cibo - sostiene la Coldiretti - e le autorità sono intervenute con il ritiro delle licenze per la produzione a centinaia di industrie alimentari per problemi legati alla sicurezza».
La Cina è peraltro il Paese che ha ricevuto dall'Unione Europea il maggior numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perchè contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge, sulla base della Relazione sul sistema di allerta per alimenti e mangimi nel 2007.
La Coldiretti insiste anche sulle notifiche per prodotti alimentari irregolari ricevute dalla Cina da parte dell'Unione europea: «su un totale di 2933 notifiche ben 390 - conclude la Coldiretti - sono state rivolte alla Cina per pericoli derivanti dalle contaminazioni dovute soprattutto a materiali a contatto con gli alimenti per la migrazione, non solo di metalli pesanti, ma anche di ammine aromatiche, ftalati ed adipati».
















