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ECCO COSA IMPORTIAMO DALLA CINA

ECCO COSA IMPORTIAMO DALLA CINA

 

Giovedì 25 Settembre 2008, 15:01

02 Febbraio 2016, 19:57

Dalla Cina abbiamo importato nel primo semestre 260 milioni di euro di ortaggi, legumi, e conserve di pomodoro: lo afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat, sottolineando che dal gigante asiatico arrivano anche pesci, crostacei e molluschi per 18 milioni, semi, sementi e piante medicinali per 14 milioni, frutta per 7 milioni, gomme, resine ed estratti vegetali per 6 milioni e aglio per un milione.

«Di fronte all'estendersi dell'allarme suirischi dei prodotti cinesi, - sostiene la Coldiretti - occorre estendere l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti per favorire i controlli, permettere l'immediato ritiro dal mercato dei prodotti eventualmente pericolosi e garantire così la sicurezza dei cittadini».

L'associazione dei coltivatori diretti precisa che «lo scandalo del latte contaminato da melamina è solo l'ultima conferma della presenza di gravi difficoltà da parte del gigante asiatico di adeguarsi alle norme di sicurezza alimentare a livello internazionale».

«Nel 2007 si è registrato un aumento del 27% delle morti per avvelenamento da cibo - sostiene la Coldiretti - e le autorità sono intervenute con il ritiro delle licenze per la produzione a centinaia di industrie alimentari per problemi legati alla sicurezza».

La Cina è peraltro il Paese che ha ricevuto dall'Unione Europea il maggior numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perchè contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge, sulla base della Relazione sul sistema di allerta per alimenti e mangimi nel 2007.

La Coldiretti insiste anche sulle notifiche per prodotti alimentari irregolari ricevute dalla Cina da parte dell'Unione europea: «su un totale di 2933 notifiche ben 390 - conclude la Coldiretti - sono state rivolte alla Cina per pericoli derivanti dalle contaminazioni dovute soprattutto a materiali a contatto con gli alimenti per la migrazione, non solo di metalli pesanti, ma anche di ammine aromatiche, ftalati ed adipati».
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