POTENZA - Ci sono anche l’Eni e altre nove società tra i 70 indagati a cui oggi la squadra mobile di Potenza e i Carabinieri del Noe hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari relative ad alcune parti dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata. Gli avvisi notificati oggi non riguardano il «filone siciliano» - ancora aperto - e in particolare il traffico di influenze illecite addebitato dalla Procura di Potenza alla «cricca del petrolio» capeggiata da Gianluca Gemelli.
Le 60 persone e le dieci società alle quali è stato notificato l’avviso sono indagate nei primi due filoni dell’inchiesta, quelli sul traffico illecito dei rifiuti prodotti dal centro Oli dell’Eni di Viggiano (Potenza) e su «Tempa Rossa», il centro Oli della Total in fase di realizzazione a Corleto Perticara (Potenza). Tra le persone indagate vi sono l’ex sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino (Pd) e i cinque dipendenti del Centro Oli dell’Eni in Val d’Agri, agli arresti domiciliari dallo scorso 31 marzo.
Nell’elenco compaiono anche l’ex e l’attuale responsabile del Distretto meridionale dell’Eni, Ruggero Gheller ed Enrico Trovato, e l’ex direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, Donato Viggiano.