il Mise a Total, governo va avanti
Il 18 novembre del 2014, tredici giorni dopo l’ormai famosa telefonata in cui l’ex ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi annunciava al compagno Gianluca Gemelli l’inserimento nella Legge di stabilità dell’emendamento per sbloccare 'Tempa Rossà, il dirigente della Total Giuseppe Cobianchi incontra al ministero proprio la Guidi. E di quell'incontro riferisce a Gemelli tre giorni dopo.
«Sono stato poi a Roma - spiega infatti al telefono -... l'incontro con il ministro, c'era il sottosegretario...dovremmo tornare il 26 perché è stato confermato da parte...del ministro, del governo le intenzioni di procedere...c'era anche il presidente della Regione...». Nella telefonata tra Guidi e Gemelli del 5 novembre, quest’ultimo aveva chiesto in modo chiaro se l’emendamento fosse 'pro Total': «quindi anche coso...anche...va bè, i miei amici...i clienti di Broggi?" (Broggi è dirigente Tecnimont, che lavora per Total, ndr).
Risponde il ministro: «eh, certo, capito?...certo..te l’ho detto per quello». Ma Cobianchi e il ministro si erano incontrati almeno in un’altra occasione, l’11 novembre, dunque una settimana prima, al convegno organizzato a Roma dalla Fondazione Italiani Europei e al quale parteciparono oltre al titolare del Mise anche il ministro Galletti. Come sia andato quell'incontro per la Total, lo spiega Gemelli al suo socio Salvatore Lantieri qualche giorno dopo: «...c'erano questi qua di Total...si, minchia...si, lui...lui, quello del capo delle relazioni esterne...minchia compare...ringraziamenti, alliccamenti che non ti dico...quelli che li abbiamo...ce li abbiamo...».
Lo stesso Cobianchi, nella telefonata del 21 novembre in cui racconta dell’incontro di tre giorni prima al ministero, fa riferimento a quel convegno. Dice infatti che «Il ministro si è ricordata, un attimo, che c'eravamo visti...la settimana prima...». Poi aggiunge, tornando sull'intenzione del governo di sbloccare la vicenda Tempa Rossa: «devo dire che ...abbiamo positivamente verificato, insomma, l’intenzione del governo di...di andare avanti, ecco!...quindi la ringrazio, io insomma, anche a nome dei...della nostra società, un pò per averci fatto conoscere direttamente il ministro Guidi e poi, insomma, per l'interessamento che ha avuto».
Che il progetto rappresentasse un problema serio, d’altronde, Cobianchi lo aveva detto chiaramente nel primo incontro con Gemelli, nell’ufficio del sindaco di Corleto il 18 settembre del 2014. Gemelli sta illustrando le possibilità di lavoro per le sue aziende - «ci siamo presentati qua sa, sa, da cosa nasce cosa» - e il dirigente della Total gli racconta subito le difficoltà incontrate. «Man mano che andiamo avanti le riserve che andiamo a mettere in produzione sono sempre più difficili da mettere in produzione...ci sono delle normative e dei vincoli ambientali sempre più stringenti... - spiega - questo è un altro grosso motivo di preoccupazione per questo progetto, è quello che sta succedendo a Taranto...lì l’opinione pubblica è in buona parte contraria». Cobianchi torna sulla vicenda un mese dopo, il 23 ottobre e spiega che la Total sta già lavorando «a livello centrale» per risolvere la situazione.
«A parte la Basilicata, lei sa che c'è una parte importante del progetto che si sviluppa a Taranto...e lì la situazione è anche abbastanza complessa diciamo, quindi stiamo cercando...vediamo, speriamo bene...so che anche a livello centrale con i ministeri, insomma i colleghi di Roma hanno contatti continui, frequenti, quindi mi auguro che quello che viene dichiarato a livello governativo possa trovare applicazione insomma.."
Tredici giorni dopo il ministro annuncia al compagno l'inserimento dell’emendamento. Gemelli ne parla subito con Cobianchi che avvisa i vertici della Total. E il 10 dicembre, di nuovo al telefono con il compagno del ministro, fa capire che le cose stanno andando nel verso giusto. «Da quello che ho capito, quindi adesso si cercherà di far passare nella Legge di stabilità un pò quello che è necessario far passare».