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Il «Bestiario d'amore» di Vinicio Capossela per tre tappe in Puglia con l'orchestra della Magna Grecia

 
Bianca Chiriatti

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Bianca Chiriatti

Il «Bestiario d'amore» di Vinicio Capossela per tre tappe in Puglia con l'orchestra della Magna Grecia

In concerto questa sera a Taranto, domani a Fasano e domenica a San Severo

Venerdì 21 Febbraio 2020, 08:57

Parte questa sera dal Teatro Orfeo di Taranto, tutto esaurito, il tour con cui Vinicio Capossela porta in scena il suo ultimo progetto, Bestiario d’amore, da lui stesso definito un «poema musicale», uscito il giorno di San Valentino e ispirato a un testo di Richart de Fornival, erudito del 1200. Capossela sarà in concerto anche domani, sabato, al Teatro Kennedy di Fasano per Fasanomusica e domenica al Teatro Verdi di San Severo e per le tre tappe pugliesi sarà accompagnato dall'orchestra ICO Magna Grecia diretta dal Maestro Stefano Nanni. 

Un componimento che nasce per piano e voce come acquista una veste sinfonica?
«È sempre un grande privilegio suonare con un’orchestra, che considero il più grande “mammifero” in musica, una “orca-estra”. Fondamentale è l’apporto del maestro, che ha giocato molto sulle timbriche: la resa piano e voce è un disegno in bianco e nero, la sinfonica colora il tutto. Poi iniziare da Taranto, città tra i due mari, con un’orchestra che si chiama Magna Grecia, parlando di amore e metamorfosi, lo considero un ordimento del destino».

È andato ad attingere dal 1200 per parlare d’amore, da sempre tema preferito della musica, non solo italiana.
«Ho cercato di rimodulare le parole di de Fornival in una forma cantabile, cercando di evocare in musica queste creature che spiegano atti e comportamenti degli amanti. Gli animali, sempre impiegati dall’uomo per cibarsi, per lavorare, per una volta vengono usati per spiegare l’amore, uno scopo meno crudele per le creature stesse. È un’opera in cui convivono animali reali e mitici: così, con fantasia e ironia, si può parlare dell’argomento che meglio di ogni altro consente di parlare della natura umana, l’amore, prima esperienza di frattura dal mondo e di solitudine: i bambini scoprono i propri confini con le prime passioni, anche in maniera lacerante. E il bestiario permette di superare questi confini con le metamorfosi, perché l’amore ci trasforma e ci rende quasi mostruosi, nel senso anche di ‘volersi mostrare’».

In questo tour porta dietro 30 anni di carriera: c’è ancora emozione nel salire su un palco e raccontare storie, d’amore e non?
«L’emozione c’è e si rinnova, perfino nella ripetizione. Magari si ha più padronanza, più consapevolezza. Ci si godono meglio i frutti del lavoro. Ma già, come in questo caso, l’esperienza stessa di farsi piccoli tra le maglie di un’orchestra rinnova un senso di meraviglia, ed è un’emozionante novità».

IL DISCO - È uscito il 14 febbraio in CD e vinile «Bestiario d’amore» (La Cupa/Warner Music Italy), nuovo lavoro di Vinicio Capossela: piccola opera in 4 brani che si ispira ai bestiari medievali e «usa» gli animali per descrivere l’amore. Il disco prosegue idealmente il percorso iniziato nel 2019 con «Ballate per uomini e bestie».

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