È giunto alla quarta edizione il premio dedicato ad Alessandro Leogrande, l'intellettuale, scrittore e giornalista tarantino scomparso a Roma il 26 novembre 2017, a soli 40 anni. Il premio, promosso dall'associazione Presìdi del Libro, in collaborazione con la Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, quest'anno interessa esclusivamente il giornalismo narrativo d’inchiesta. Una scelta motivata dal voler concentrare l’attenzione proprio sul genere che Leogrande praticava nella sua attività di saggista e autore di reportage, raccontando la realtà, soprattutto quella degli ultimi.
La giuria tecnica, composta dai finalisti della scorsa edizione, ha selezionato cinque titoli e sette autori (due dei libri sono infatti scritti a quattro mani).
• Annalisa Camilli, La legge del mare (Rizzoli), candidato da Vanessa Roghi;
• Fabio Ciconte - Stefano Liberti, Il grande carrello. Chi decide cosa mangiamo (Laterza), candidato da Pietro Del Soldà;
• Francesca Mannocchi, Io Khaled vendo uomini e sono innocente (Einaudi), candidato da Lorenzo Tondo;
• Dania Mondini - Claudio Loiodice, L'affare Modigliani (Chiarelettere), candidato da Marco Grasso e Marcello Zinola;
• Sergio Ramazzotti, Su questa pietra. Storia di un uomo che andava a morire (Mondadori), candidato da Giada Ceri.
Il vincitore sarà proclamato nella serata finale, in programma a Taranto, il 29 marzo 2020, nel Teatro Fusco, alla presenza degli autori in concorso e della giuria di esperti. Anna Maria Montinaro, presidente dell’Associazione Presìdi del Libro, commenta: «Abbiamo scelto di caratterizzare il Premio dedicandolo al giornalismo letterario d’inchiesta in omaggio ad Alessandro Leogrande e alla sua opera. Il genere consente di conoscere e approfondire temi di grande attualità attraverso il linguaggio letterario più vicino alla nostra sensibilità. Per i Presìdi del libro è l’occasione non solo di promuovere la lettura, come di consueto, ma di offrire spunti di riflessione sull’impegno civile, interrogandosi sul ruolo dell’intellettuale e sulla presa di consapevolezza dei singoli in anni particolarmente difficili».