STUDI DI FAO (NAZIONI UNITE) E CIA
In Giappone piace la biodiversità dei presìdi Slow Food della Puglia
La biodiversità della Puglia è una grande risorsa del territorio, tanto da attirare l’attenzione delle Nazioni Unite e, in particolare, della FAO (Organizzazione Unite per l'alimentazione e l'agricoltura).
Lo ha potuto constatare di persona Kae Sekine, docente giapponese della Aichi Gakun University e inviata esperta della FAO che nei giorni scorsi ha visitato la Puglia, con una missione organizzata da CIA (Confederazione Agricoltori Italiani) e Cia della Puglia.
L’esperta giapponese sta studiando quanto incidano, sul mercato e sulla qualità del cibo, i presìdi Slow Food e la crescita del biologico.
Ha fatto tappa in due presìdi Slow Food: in quello a Torre Canne, frazione di Fasano nel brindisino, dove si coltiva il pomodoro Regina, e nel foggiano a Manfredonia e Monte Sant’Angelo, dove ha gustato e compreso il sistema produttivo del caciocavallo podolico del Gargano.
Kae Sekine a conclusione del tour ha potuto assaporare i nostri sapori tipici come la cialledda, le friselline con pomodoro, le fave con i peperoni al sugo, la pizza con i fichi e le orecchiette.